martedì 31 gennaio 2017

TROPPI TAROCCHI PER IL VETRO DI MURANO, ARRIVA IL MARCHIO TECNOLOGICO PRESENTATO IN REGIONE


Un’etichetta applicata ad ognuno dei prodotti originali, leggibile tramite smartphone, tablet e pc, e contenente l’intero storia del prodotto con foto e informazioni che arrivano fino all’indicazione del mastro vetraio autore è la risposta della Regione Veneto, del Consorzio Promovetro di Murano e della Camera di Commercio al dilagare della contraffazione del vetro, uno dei prodotti “monstre” dell’artigianato veneziano e veneto. Il marchio ipertecnologico, che si legge semplicemente avvicinando un telefono all’etichetta, è stato presentato oggi a Palazzo Balbi, sede della giunta regionale, dal presidente Luca Zaia e dai responsabili del consorzio Promovetro. «La guerra ai tarocchi –ha detto Zaia– è da sempre una delle mie priorità, da quando sono presidente del Veneto perchè il Veneto è sinonimo di qualità e la qualità va valorizzata e difesa. E anche prima, al governo, quando venivo chiamato il ministro della tracciabilità. Il vetro di Murano non è solo un’arte unica al mondo, ma anche un grande elemento identitario, che va difeso con ogni mezzo. Ora questo marchio va promosso a più non posso, perché venga conosciuto, e utilizzato, da quanti più turisti possibile». Attualmente la concorrenza sleale di prodotti realizzati al di fuori di Murano raggiunge l’incredibile percentuale dell’80% di quanto venduto nei negozi del solo centro storico di Venezia: e un’indagine condotta su un campione di dodici negozi e 120 oggetti in vendita ha evidenziato la presenza di ben 41 diciture diverse. “Vetro Artistico di Murano”, così si chiama, è un marchio collettivo, che sarà utilizzato da aziende con tipologia merceologica e con prodotti estremamente differenti per valore e grandezza.

venerdì 27 gennaio 2017

CIVATI A MESTRE PER LANCIARE IL SÌ AI REFERENDUM SUL LAVORO


Il segretario di Possibile, Giuseppe Civati, ha partecipato oggi al Laurentianum di Mestre ad un iniziativa congiunta assieme ai deputati di Sinistra Italiana Giorgio Airaudo e Giulio Marcon atta a presentare i prossimi due referendum voluti dalla CGIL e approvati dalla Corte Costituzionale, che si ripromettono di ridimensionare l'uso dei voucher e di responsabilizzare anche la ditta appaltante oltre che quella appaltatrice. I referendum -per i quali i due partiti di sinistra chiedono di votare "sì"- non si svolgeranno se nel frattempo, nei prossimi mesi, dovessero subentrare le elezioni politiche: «Vorrà dire che questi temi saranno nella nostra campagna elettorale e nel programma», dice Civati ai microfoni di Venezia Moderna.

domenica 22 gennaio 2017

GIOVANE AFRICANO SI GETTA IN CANALE DAVANTI PIAZZALE ROMA, PROBABILE SUICIDIO


(immagine di repertorio)

Oggi nel primo pomeriggio un giovane uomo di colore è stato visto cadere in acqua e non riemergere nel canale antistante piazzale Roma a Venezia, precisamente in bacino Santa Chiara. I carabinieri hanno interdetto il canale e bloccato completamente il traffico, poi riaperto alle ore 17. Un pilota Actv, testimone oculare, accredita la tesi del suicidio: «Gli hanno lanciato tre salvagenti e due cime, ma lui non li voleva afferrare. Poi non l'abbiamo più visto», svanito nell'acqua. Probabilmente non sapeva nuotare e ne era consapevole.

sabato 21 gennaio 2017

LE VIE DEL CUORE SONO INFINITE: INTERVENTO INUSUALE ALL'OSPEDALE ALL'ANGELO

(21.01.17) La valvola difettosa nel cuore raggiunta per un percorso lungo ed inusuale, e sostituita con successo: è accaduto all’Ospedale dell’Angelo dove le équipe congiunte di Cardiochirurgia e di Emodinamica hanno operato secondo una procedura utilizzata fin qui in pochissimi casi in Italia. “Il dato di partenza – spiega il Primario di Cardiochirurgia dell’Angelo, Domenico Mangino – era la necessità di sostituire la valvola mitralica artificiale posizionata, già otto anni fa, nel cuore del paziente, tra l’atrio e il ventricolo sinistro. Colpita da un’infezione, propriamente da un’endocardite, la valvola era in pratica distrutta. Ci si prospettava un intervento complesso: avremmo dovuto intervenire chirurgicamente dal torace del paziente, entrare nel cuore praticando un piccolo taglio nel vertice basso del ventricolo sinistro, per poi risalire attraverso il ventricolo verso la valvola e sostituirla. Sulla nostra strada, però, si frapponeva un bypass già in precedenza installato a ridosso del cuore. Non restava che cercare una tecnica e un percorso alternativo. Dovevamo arrivare al cuore ‘in emodinamica’, cioè utilizzando sottilissimi cateteri spinti e guidati attraverso vene e arterie. Quanto al percorso, abbiamo deciso di seguire, come via di ingresso al cuore, dapprima la vena femorale, partendo dall’inguine, e poi la vena cava inferiore; percorrendole entrambe potevamo spingerci con il catetere fino all’interno del cuore, entrandovi là dove entra la vena cava, nell’atrio destro”.
Al dottor Giuseppe Grassi e al dottor Francesco Caprioglio, emodinamisti, ed alla dottoressa Renier, cardiochirurgo, è stato affidato il compito di arrivare al cuore: “Il catetere è stato infilato nella vena femorale all’altezza dell’inguine – spiega il dottor Giuseppe Grassi – ed ha seguito il percorso sino ad entrare nel cuore. La punta del catetere si è ritrovata quindi dentro all’organo cardiaco, nell’atrio destro. Dovevamo passare nell’altra metà del cuore, e un primo catetere ha dunque praticato un foro nella parete tra atrio destro e atrio sinistro. Aperto il varco, un secondo catetere, attraverso lo stesso lungo percorso, ha portato nel cuore la nuova valvola, è entrato dall’atrio destro, si è infilato nel foro appena praticato, ed è giunto infine all’atrio sinistro, là dove stava la valvola distrutta”. La nuova valvola è stata impiantata sulla precedente, ripristinandone la funzionalità, secondo la tecnica della “valve in valve”, (“valvola dentro valvola”). Per tre volte gli specialisti hanno percorso la vena cava del paziente, per arrivare al cuore, praticare il passaggio tra i due “atri”, portare in sede la nuova valvola e infine impiantarla. Durante tutto l’intervento il cardioanestesista, il dottor De Cosmo, ha guidato i colleghi, seguendo tutti i passaggi con l’ecocardiografia live.
La procedura utilizzata durante l’intervento richiede il massimo della specializzazione e il massimo dell’integrazione: messa in atto solo poche decine di volte nei migliori Ospedali degli Stati Uniti ed europei, in Italia è alle primissime applicazioni. “All’Ospedale dell’Angelo – spiega il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben – le équipe di Cardiochirurgia e di Emodinamica operano costantemente affiancate, in particolare in questi interventi complessi. Professionalità, sinergia e collaborazione tra le équipe sono il tratto distintivo di un Ospedale che ribadisce il livello raggiunto ogni volta che si presenta una sfida di eccellenza”.

giovedì 12 gennaio 2017

TRASPORTI ACTV, MERCOLEDÌ 18 GENNAIO SCIOPERO DI 24 ORE DEL SINDACATO SGB


Il sindacato di base SGB ha proclamato per mercoledì 18 gennaio un'intera giornata di sciopero dei trasporti Actv a Venezia e zone limitrofe. La sigla, non riconosciuta dall'azienda, intende mobilitarsi contro il recente riassetto del trasporto pubblico veneziano (l'accusa è agevolare l'uso del tram a scapito degli autobus), ma anche per questioni contrattuali, quali i tagli lineari successivi all'accordo dell'ottobre 2013, i demansionamenti, le visite mediche e la mancata riconversione del personale a tempo determinato. SGB denuncia la mancanza di dialogo con Brugnaro e i suoi assessori, che non hanno dato risposte riguardo il sovraffollamento dei mezzi, i depositi extraurbani, il futuro della linea 80 Chioggia-Venezia. L'astensione dal lavoro di coloro che aderiranno a queste rivendicazioni inizierà alla mezzanotte di mercoledì 18 e terminerà alla mezzanotte di giovedì 19.

mercoledì 11 gennaio 2017

ALL'OSPEDALE ALL'ANGELO LE CARTELLE CLINICHE SOSTITUITE DAL DIGITALE


il dottor Franco Guida

Niente più appunti scritti a mano, niente più cartelle cartacee sul letto del paziente: due reparti dell’ospedale dell’Angelo diventano il luogo della sperimentazione di un nuovo sistema digitale per la gestione dei degenti. «Si chiama Leonardo –spiega il primario di Neurologia, dottor Rocco Quatrale– ed è un sistema evoluto per la gestione informatizzata del paziente. Introdotto da alcune settimane nel nostro reparto e in quello vicino di Neurochirurgia, trasforma il classico ‘diario’ della degenza in un file digitale, che riassume tutte le informazioni sui parametri vitali del paziente, sulle terapie e sulla somministrazione dei farmaci». Tutte queste informazioni sono normalmente registrate su una cartella cartacea, durante la giornata, dai diversi soggetti che si avvicendano nella cura e nell’assistenza del paziente; con il nuovo sistema, in mano ai medici e agli infermieri c’è ora un tablet su cui gira il programma: ogni registrazione della temperatura, ogni farmaco somministrato, ogni annotazione necessaria viene inserita in un diario clinico digitale.

Si riduce al minimo, spiega il primario, il rischio di un errore nato dal fraintendimento di un’annotazione, magari fatta in fretta o scritta male dall’infermiere il giorno prima; si evitano assolutamente sovrapposizioni e doppi passaggi; si velocizzano le operazioni di compilazione, perché il sistema propone campi chiari e da compilare in rapida successione. «Soprattutto con questo sistema -continua il primario di Neurochirurgia, dottor Franco Guida– è possibile accedere al diario di una persona ricoverata anche da lontano, attraverso qualsiasi apparecchio computer o tablet; lo possono fare più operatori in contemporanea, senza inseguirsi per avere fisicamente in mano la vecchia cartella clinica cartacea. E ancora, è possibile per gli operatori in ogni momento e da ogni pc un monitoraggio completo sulla gestione del paziente. Ed alla fine del ricovero, e anche a distanza dal ricovero stesso, tutto quanto il diario della degenza è a disposizione di chi ha titolo per consultarlo, può essere stampato per i familiari, e in prospettiva potrà anche essere consultato a distanza da uno specialista o dal medico di famiglia». Questa cartella clinica digitalizzata aiuta gli operatori sanitari ricordando loro gli orari di somministrazione dei farmaci, attraverso gli alert che vengono via via impostati, ma anche dosi, modalità e posologia della somministrazione; e infine tiene traccia non solo di tutti gli interventi sul paziente, dalla misurazione della temperatura alla somministrazione di una flebo. Tiene traccia precisa di quali siano gli operatori che hanno effettuato ogni singolo intervento nei vari momenti della giornata e durante tutto il ricovero. Dopo la formazione degli operatori, medici e infermieri, vengono gestiti in queste settimane con l’innovativo sistema alcuni pazienti selezionati; entro l’estate, tutti i degenti dei due reparti saranno assistiti attraverso il sistema Leonardo. Conclusa la sperimentazione il sistema verrà via via esteso a tutto l’ospedale. «La Neurologia e la Neurochirurgia di Mestre –commenta il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben– sono quindi in queste settimane il laboratorio di sperimentazione del sistema Leonardo, che è in corso anche nel reparto di Ostetricia del Civile a Venezia. E se i reparti imparano Leonardo, a sua volta il sistema impara a lavorare al meglio per i reparti: le nostre Unità Operative sono infatti il logo in cui l’applicativo viene perfezionato a partire dalle necessità degli operatori, e viene riconfigurato proprio grazie alla sperimentazione in corso, a vantaggio dell’utilizzo che ne faranno anche altri ospedali».

il dottor Rocco Quatrale

mercoledì 4 gennaio 2017

MENINGITE, VACCINAZIONI PER LE FASCE A RISCHIO. INTANTO ARRIVA IL PICCO DELL'EPIDEMIA D'INFLUENZA


In Veneto e a Venezia vigilanza massima per la meningite, ma situazione sotto controllo. Dando seguito al messaggio inviato dal Servizio Sanitario Regionale, anche il Servizio Vaccinale dell’Ulss 3 Serenissima conferma l’analisi rassicurante sulla situazione, e invita gli utenti ad una corretta lettura del momento, anche riguardo al tema della vaccinazione. «Assistiamo in questi giorni –spiega il responsabile del Servizio, dottor Vittorio Selle– ad un aumento importante delle richieste di informazioni ed appuntamenti per vaccinazioni contro le diverse forme di meningiti. I cittadini sono evidentemente attenti e preoccupati, per la risonanza assunta sui media dalle notizie sull’argomento. Il nostro messaggio è duplice: evidenziamo in primo luogo come sul nostro territorio non si presenti alcuna situazione di emergenza; in secondo luogo ricordiamo agli utenti che il calendario vaccinale da noi proposto già risponde al rischio in modo pieno e corretto». Precisato che il numero di casi di malattia presenti sul territorio veneto non è superiore agli anni precedenti, e che quindi non è presente alcuna situazione di emergenza, il Servizio sottolinea come il calendario vaccinale individui già priorità e situazioni di rischio per età o patologia, e proponga già, gratuitamente, la vaccinazione contro i diversi ceppi di meningococco ai nuovi nati, ai bambini al 13° mese e agli adolescenti (per il meningococco B è prevista una compartecipazione alla spesa per i nati prima del 2015), agli adulti a rischio; allo stesso modo, il calendario vaccinale propone già il vaccino contro lo pneumococco in età pediatrica alle persone ultra sessantacinquenni. «La raccomandazione –continua il dottor Selle– è quindi in primo luogo quella di affidarsi alle proposte del Servizio Sanitario, e di aderire al calendario vaccinale proposto ed agli inviti che vengono già inviati alle fasce di età e alle categorie a rischio». Chi desiderasse effettuare vaccinazioni al di fuori delle fasce di età e di rischio individuate e considerate prioritarie, è invitato a verificare l’opportunità della vaccinazione, in questa fase, con il proprio medico “di famiglia”: il Servizio Vaccinale sta inviando informazioni costantemente aggiornate ai medici di Medicina Generale e ai pediatri di Libera Scelta. Gli utenti che, fatto questo passaggio, intendono richiedere la vaccinazione possono prenotare telefonicamente ai numeri di telefono del Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP), tenendo presente che il servizio telefonico è stato potenziato per far fronte all’accresciuta domanda, e nonostante questo in alcune fasce orarie le linee di risposta telefonica possono risultare comunque occupate:
per Mestre e Terraferma:
vaccinazioni pediatriche tel. 041.2608312, ore 8.30-13.30;
vaccinazioni adolescenti e adulti tel. 041.2608957, ore 10-13;
per Venezia Centro storico, isole, litorale, Cavallino:
vaccinazioni pediatriche, adolescenti e adulti tel. 041.5295857, ore 10-13.
La vaccinazione può essere richiesta presentandosi di persona agli sportelli del SISP a Mestre (p.le San Lorenzo Giustiniani 11/D, ore 9-12) o a Venezia (ex Giustinian, Dorsoduro 1454, ore 9-12).

Intanto aumenta progressivamente nel territorio del Veneziano il vigore dell’epidemia influenzale dell’inverno in corso. Nell’ultima settimana di rilevamento, che copre i giorni tra Natale e il primo giorno dell’anno, l’influenza ha continuato ad evolvere secondo lo schema più consueto: mentre crescono gli adulti ammalati e si va verso il picco previsto per la seconda metà di gennaio, si registra un momento di stasi dell’influenza sui bambini. Lieve calo, quindi, dei casi segnalati nella fascia di età pediatrica, da 0 a 14 anni. Il valore di incidenza è ora a 93/10000 (93 casi ogni 10mila bambini), e resta comunque abbondantemente al di sopra del valore di soglia epidemica pediatrica, che è fissato a 62/10000. La stasi potrebbe essere collegata al periodo delle festività e della chiusura delle scuole oppure ad un effettivo affievolirsi dell’influenza nei bambini. La settimana successiva dirà se il picco, per la fascia pediatrica, è già stato superato. Nell’ultima settimana, invece, hanno continuato ad aumentare i casi segnalati nella fascia di età adulta (al di sopra dei 15 anni): l’incidenza è passata da un valore di 26/10000 (26 casi ogni 10mila abitanti) a uno di 40/10000, superando, per la prima volta in questa stagione, il valore di soglia epidemica, che è fissato in 38/10000). La progressione dell’epidemia è per adesso simile a quelle registrate negli scorsi anni; è prevedibile quindi un aumento ulteriore dell’incidenza nelle prossime settimane, fino al picco che potrà essere presumibilmente registrato tra la metà di gennaio e la metà di febbraio.

lunedì 2 gennaio 2017

È NATA L'AZIENDA ULSS 3 "SERENISSIMA"


Una grande Azienda sanitaria, al servizio dei cittadini di Venezia e Mestre, del Miranese, di Chioggia. L'Aulss 3 “Serenissima” nasce appunto dalla fusione delle “vecchie” Ulss 12 veneziana, Ulss 13 di Dolo-Mirano e Ulss 14 di Chioggia. Dice il direttore generale Giuseppe Dal Ben: «Vogliamo mettere la nuova grande Azienda sanitaria al servizio dei cittadini, con i risparmi che consentirà, con la razionalizzazione dei servizi, con servizi uniformati al livello più alto possibile». Anche nel Veneziano, nel Miranese e nel territorio di Chioggia, dunque, la sanità continua a cambiare, ascolta le istanze della gente, riformandosi per lavorare ancora meglio. Un percorso appena iniziato, quello appunto della costruzione delle Aziende sanitarie provinciali, ma destinato a restituire importanti risposte agli utenti.
L’Ulss 3 “Serenissima” è un’azienda di dimensioni considerevoli, con quasi 8000 dipendenti, guidata dal direttore generale Giuseppe Dal Ben, affiancato dalla direttrice sanitaria Rita Finotto, dal direttore amministrativo Fabio Perina, dal direttore della funzione sociosanitaria Gianfranco Pozzobon.
Prende in carico un’area di 1406,09 kmq con 640.348 residenti, distribuiti in 23 comuni: Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Cavallino-Treporti, Cavarzere, Chioggia, Cona, Dolo, Fiesso d'Artico, Fossò, Marcon, Martellago, Mira, Mirano, Noale, Pianiga, Quarto d'Altino, Salzano, Santa Maria di Sala, Scorzè, Spinea, Stra, Venezia, Vigonovo.
Quello dell’Ulss 3 è un territorio la cui la percentuale di popolazione sopra i 65 anni è del 24% (mentre la media regionale è del 22%); l’indice di vecchiaia –cioè il rapporto tra gli individui ultra 65enni e quelli tra 0 e 14 anni– è del 190,2%, quando la media regionale è del 159,2%. Dati significativi, perché direttamente collegati alla richiesta di servizi di cura e di assistenza.
Gli ospedali pubblici dell’Ulss 3 Serenissima sono 6: l’Angelo a Mestre, ospedale Hub provinciale, e poi l’Ospedale Civile di Venezia e gli Ospedali di Dolo, Mirano, Chioggia e Noale (quest’ultimo sarà riconvertito in struttura intermedia riabilitativa).
I sei Ospedali offrono complessivi 1837 posti letto e 69701 sono i ricoveri effettuato nel corso del 2015. All’offerta pubblica si aggiungono gli ospedali privati accreditati (Policlinico San Marco, Villa Salus, Irccs San Camillo, Fatebenefratelli) per complessivi 510 posti letto e 10571 ricoveri effettuati nel 2015. Il totale generale è di 2347 posti letto e 80272 ricoveri.
Ma la rete di servizi offerti a livello territoriale dall’Ulss 3 conta ancora 33 sedi distrettuali, 36 strutture private accreditate di specialistica, 7 sedi del dipartimento Prevenzione, 23 sedi del dipartimento Salute Mentale e 183 farmacie. Operano 146 strutture residenziali extraospedaliere (quasi la metà, 61, sono destinate ad anziani non autosufficienti) con 4402 posti letto, mentre le strutture semiresidenziali sono 50, con complessivi 1047 posti letto.
Dieci le Medicine di Gruppo Integrate che sono già state attivate, altre 4 sono già autorizzate.
L’ultimo dato riguarda il personale in servizio: tra infermieri, OSS, amministrativi, tecnici, medici, veterinari e dirigenti, l’Ulss 3 conta 7681 persone.
Presentando l’Ulss 3 Serenissima agli organi di informazione, il direttore generale Giuseppe Dal Ben ha individuato alcuni obiettivi prioritari: «Questa nuova grande Azienda sanitaria, come le altre della Regione Veneto, nasce con l’evidente finalità di contenimento dei costi e di ottimizzazione dei servizi. Accorpare alcune funzioni di supporto che erano prima previste nelle tre Ulss di origine –ha spiegato– consente risparmi che significano maggiori risorse e più investimenti in altri fronti e più efficienza complessiva. Si intende poi garantire ai cittadini gli stessi servizi, omologati al massimo livello possibile, senza territori di serie B o non correttamente presi in carico. Ci sono poi due fronti su cui l’Azienda sanitaria si impegna con assoluta determinazione: si tratta di migliorare l'efficienza dei Pronto Soccorso, snodi fondamentali della sanità, e del contenimento dei tempi di attesa per visite ed esami».
Nel suo messaggio nel nuovo portale www.aulss3.veneto.it, il direttore Dal Ben sottolinea innanzitutto l’impegno per la continuità dei servizi, senza che il passaggio all’Azienda unica provochi disagi all’utenza: «Mentre si costruiscono i vantaggi della fusione, in questa prima fase ciascun cittadino potrà far riferimento, come faceva prima, ai servizi che già conosceva, anche con le stesse modalità sia per quanto riguarda le prenotazioni che le disdette, sia per il ritiro dei referti che per la richiesta di informazioni».

domenica 1 gennaio 2017

QUATTRO FEMMINE LE PRIME NATE DEL 2017 NEGLI OSPEDALI DELL'ULSS 3 SERENISSIMA


I primi nati della Ulss 3 Serenissima, che esordisce assieme al 2017, sono bambine. Si chiamano Carolina a Venezia, Ajesha a Mestre, Eva a Dolo, Vittoria Maria a Mirano: «Nascite in rosa in tutti gli ospedali della Ulss -commenta il direttore generale Giuseppe Dal Ben- che stamattina ho visitato per portare gli auguri di buon anno. Un segno di buon auspicio, la nascita di nuovi cittadini e cittadine, a cui l'Azienda sanitaria dà il suo caloroso benvenuto».
A Venezia la prima nata del 2017 si chiama Carolina, è nata con parto spontaneo all'ospedale civile alle ore 3.33, e alla nascita pesava 2465 grammi. A Mestre la prima nata dell'anno all'Angelo si chiama Ajesha, è nata alle 7.23 ed è di nazionalità bangladese. A Dolo, alle 8.18, è venuta al mondo Eva, che alla nascita pesava 2570 grammi. A Mirano infine è nata Vittoria Maria, alle ore 8.21, peso 2700 grammi.
Gli ultimi nati nel 2016 sono una femmina a Chioggia (Anna Giulia, nata alle ore 18.07, peso 3820 grammi) e un maschio a Mestre, a nome Gioele, venuto al mondo alle 23.29 con un peso di 2950 grammi.
Il primo a verificare anche i lieti eventi di Capodanno, con un passaggio negli ospedali dell'Ulss 3 è stato il direttore generale Giuseppe Dal Ben: il passaggio del 1° gennaio nelle strutture è un appuntamento fisso per il direttore, che alle 8 cominciava dall'Ospedale dell'Angelo di Mestre. Un giro per alcuni reparti dove il direttore Dal Ben ha augurato buon anno ai degenti e agli operatori che stavano lavorando. Il dg Dal Ben ha poi proseguito per gli altri ospedali veneziani, tra cui anche Mirano e Dolo, fino a salutare la parte sud della laguna di Chioggia. «Ci tengo moltissimo -ha commentato- ogni primo dell'anno a fare il giro degli ospedali che dirigo. Incontrarmi è importante per gli operatori anche in questo giorno di festa, poter toccare con mano che sono con loro, che li sostengo. Il nostro lavoro è una missione verso il prossimo, rivolta a persone fragili a cui dobbiamo garantire una buona sanità».