lunedì 13 febbraio 2017
IMPRESE. PILKINGTON TORNA A INVESTIRE SU PORTO MARGHERA.
IMPRESE. PILKINGTON TORNA A INVESTIRE SU PORTO MARGHERA.
ASSESSORE DONAZZAN “FINALMENTE UNA TANTO ATTESA BUONA
NOTIZIA”
(AVN) – Venezia, 13 febbraio 2017
L’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan era presente oggi all’annuncio del
progetto di ripartenza dell’altoforno della Pilkington Italia a Porto Marghera, spento
nel novembre del 2012 e dedicato alla produzione di vetri per l'edilizia, da parte di
presidente e amministratore delegato Graziano Marcovecchio. “Le unità di crisi della
Regione – commenta l’assessore veneto – hanno da sempre seguito le vicende alterne
della Pilkington che ha avuto il suo momento più drammatico nella chiusura del forno
industriale il 7 novembre 2012 e che rischiava di rappresentare la chiusura definitiva
della storia di Pilkington a Porto Marghera”.
“La Regione del Veneto – sottolinea Donazzan – ha sempre creduto, al contrario, che
ci potesse essere un futuro industriale dovuto alla peculiarità dello stabilimento e dei
lavoratori, anche se la crisi del settore dell’edilizia a livello mondiale – esportando la
Pilkington quasi la totalità della sua produzione – aveva compromesso le prospettive
future. Un diverso approccio, a partire dal cambio dell’amministrazione comunale, che
ha dato messaggi inequivocabili sul futuro produttivo di Porto Marghera, e la costante
presenza della Regione nell’accompagnare l’azienda attraverso gli accordi con i
sindacati e nelle relazioni con il Ministero dello sviluppo economico hanno fatto
convinti gli investitori nipponici a prescegliere Porto Marghera rispetto ad altre
opzioni in Europa e nel mondo”.
“Un plauso sentito – conclude l’assessore – va al sindacato e alla RSU che mai hanno
smesso di credere e di lavorare per la riapertura del forno industriale e quindi della
produzione. Si terrà giovedì prossimo un importante incontro presso il MISE dove la
Regione del Veneto confermerà la destinazione di risorse per le politiche attive che
riguarderanno i 130 lavoratori che escono così dal contratto di solidarietà e le
annunciate 50 nuove assunzioni dirette. Dopo anni di chiusure e di miserie, posso
gioire di una tanto attesa buona notizia a Porto Marghera, che dovremmo tornare a
ribadire con forza essere la più importante zona industriale d’Europa”.
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