sabato 30 aprile 2016

SETTIMA DELLA SALUTE DELLA DONNA

Nella “Settimana della Salute della Donna”, appena conclusa, 128 utenti di età compresa tra 20 e 93 anni sono state sottoposte ad ecografia della tiroide all’Ospedale dell’Angelo. Si è trattato in particolare di pazienti con familiarità per patologia tiroidea, compresa quella tumorale, e con esposizione a trattamenti di radioterapia La sessione di visite gratuite, protrattasi per quattro giorni, ha impegnato tre medici dell’Unità Operativa di Medicina Nucleare, con le infermiere professionali e un’operatrice sanitaria, e con il supporto del personale amministrativo. Ad ogni utente è stato consegnato un referto con le caratteristiche della ghiandola tiroidea (dimensioni e struttura), a cui si è aggiunta la richiesta di esami di funzionalità tiroidea in caso di sospetto di tireopatia cronica, o l’indicazione di prelievo ecoguidato per esame citologico in caso di nodulazioni. Buona la soddisfazione delle utenti per i servizio offerto, coordinato dal Primario Michele Sicolo (nelle foto durante una delle visite).

martedì 19 aprile 2016

I RAGAZZI DELL'ISTITUTO LAZZARI VANNO A DONARE IL SANGUE PRIMA DI ANDARE A SCUOLA

Prima della lezione, i ragazzi del Lazzari di Dolo, vanno a donare il sangue Patto per la salute dei cittadini tra Avis della Riviera del Brenta, l’Ulss 13 e la Scuola Avis della Riviera del Brenta, Ulss 13 e la Scuola, insieme, per promuovere la donazione. E’ la prima volta che un gruppo di ragazzi si presentano con la loro insegnante, prima di cominciare le lezioni, per donare il sangue. E’ successo oggi presso il Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Dolo diretto dalla dottoressa Flora Alborino: l’insegnante è la professoressa Luisa Favero e gli studenti sono alcuni ragazzi di 18 anni dell’Istituto Lazzari di Dolo. “Un momento importante e unico – ha evidenziato il direttore generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben - reso possibile grazie al lavoro di sensibilizzazione alla donazione che l’Avis della Riviera sta facendo da anni, promosso con dedizione dal presidente Giuseppe Polo e dal referente Avis per le scuole Antonio Napoli. Un lavoro i cui frutti si stanno raccogliendo anche guardando i numeri, sempre in crescendo e che riguardano soprattutto i giovani donatori. Motivo per cui va un grande grazie di cuore all’associazione, con cui da molti anni si è stretto un patto con il nostro Centro trasfusionale che ha come obiettivo la buona salute dei cittadini”. Le donazioni di sangue, nella Ulss 13, sono sempre in aumento, passando da 11.827 nel 2014 a 11.888 nel 2015. Interessante è il dato crescente delle idoneità (prima di donare bisogna verificare con alcuni esami la idoneità della persona, cioè se è in buona salute per poter effettuare la donazione) dove, se nel 2014 si contavano 697 nuove idoneità, l’anno scorso sono diventate 1092. “Abbiamo festeggiato i 58 anni di attività – ha detto il presidente dell’Avis Riviera del Brenta Giuseppe Polo – una attività che si fa sul territorio, di promozione e sensibilizzazione e che, negli ultimi anni, abbiamo concentrato nelle scuole, tra i giovani: il risultato di oggi conferma che siamo stati lungimiranti quando, anni or sono, abbiamo intrapreso a dialogare con gli Istituti Superiori del nostro territorio, ai quali va la nostra riconoscenza. Non solo, il nostro grazie va anche alla importante collaborazione con la dottoressa Alborino del Centro Trasfusionale della Ulss 13”. L’Avis della Riviera del Brenta rappresenta sette comuni (Dolo, Mira, Fiesso, Fossò, Campolongo Maggiore, Pianiga e Campagna Lupia), è costituito da 1540 donatori che forniscono all’anno circa 2800 donazioni. La sede dell’associazione si trova presso la scuola media di San Bruson, ma le donazioni vengono eseguite presso il Centro trasfusionale dell’Ospedale di Dolo dove, insieme al personale della Ulss 13 ci sono anche i volontari Avis per l’accoglienza.

sabato 16 aprile 2016

LA MEDICINA DI DOLO È UNA SCUOLA DI ECOGRAFIA


A maggio andrà in pensione, dopo circa quaranta anni di attività, lasciando in eredità al reparto di Medicina di Dolo la qualifica di Scuola di Ecografia, riconosciuta dal 2010 dalla Società Italiana di Ecografia (la Siumb). E’ proprio grazie al primario Giuseppe Marin che questa Scuola ha sfornato in questi anni più di 200 ecografisti, sia localmente che provenienti da altre regioni. Medici che rappresentano molte specialità, non solo Internisti o Gastroenterologi, ma anche Chirurghi, Fisioterapisti, Nefrologi, Pneumologi, Geriatri, Anestesisti, Medici di Pronto Soccorso ed addirittura Medici del Lavoro. Un corso che si tiene annualmente, all’Ospedale di Dolo, e che si articola in una parte teorica (25 ore) che è propedeutica alla successiva frequenza all’attività ecografica di reparto (per 120 ore). Al termine del corso teorico-pratico, lo studente sostiene un esame che qualora viene superato dà diritto ad un diploma della Scuola, il quale unitamente ad un analogo diploma rilasciato con la partecipazione ad un Corso teorico che viene tenuto due volte all’anno dalla Società Italiana di Ecografia, costituisce il Diploma Nazionale di Ecografista rilasciato dalla SIUMB. “Proprio ora – racconta il dottor Marin – si sta svolgendo per una trentina di studenti la parte pratica del corso 2016 nel nostro reparto. Quello di quest’anno, è l’ultimo corso che organizzo in qualità di direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina. Credo tuttavia che l’attività della Scuola potrà continuare, come auguro all’Azienda ed ai Medici del mio reparto molto entusiasti di tale attività, data la mia disponibilità a fornire la mia qualifica di coordinatore”. L’ecografo “esce” dal servizio radiologico e sempre di più sta diventando uno strumento presente nei vari reparti ospedalieri. Perché? Perché una ecografia permette di diagnosticare malattie senza necessità di auscultare o toccare il paziente e quando il paziente è in carico in un determinato reparto che lo conosce, è più facile per quel medico che lo sta curando individuare qualche problema o capire meglio alcuni aspetti della sua patologia. Quindi sempre più spesso i pazienti non vengono demandati ad un altro medico per l’ecografia, che invece nella maggior parte delle volte viene svolta direttamente nel reparto dove è ricoverato. Una strumentazione che negli anni si è evoluta sia per quanto riguarda la parte diagnostica che quella operativa: non è un caso che il dottor Marin l’abbia cominciata ad utilizzare già nei suoi esordi lavorativi, nei primi anni Ottanta, per curare ad esempio alcuni casi di tumore del fegato. “Complimenti e un grazie di cuore al dottor Marin – conclude il direttore generale della Ulss 13 Giuseppe dal Ben – che continuerà a tener viva di persona la Scuola di ecografia nell’Ospedale di Dolo. Un polo di formazione importante, con valenza universitaria, che so essere un riferimento qualificato sia in ambito veneto che nazionale”.

giovedì 7 aprile 2016

INCIDENTE AL LIDO, INVESTITI QUATTRO CICLISTI, UNO MUORE

Spaventoso incidente stradale oggi alle 16.15, all'altezza dell'ospedale San Camillo (Alberoni). Un'auto proveniente da Malamocco, condotta pare da una giovane madre con la figlioletta a bordo , ha invaso la corsia opposta centrando quattro ciclisti di un gruppo sportivo locale. Due sono apparsi fin da subito in gravi condizioni, un terzo presenta fratture al braccio, miracolosamente illeso il quarto malcapitato. A distanza di quasi tre ore, ancora i vigili e i pompieri eseguono i rilevamenti. Sembra che l'incidente sia stato causato per un colpo di sonno.

martedì 5 aprile 2016

OSPEDALI VENEZIANI: VISITE GRATUITE NELLA SETTIMANA DELLA DONNA

Visite gratuite per le donne: anche a Venezia e a Mestre, nella settimana dal 22 al 28 aprile, si celebra così prima Giornata nazionale dedicata alla Salute della donna. L’Ospedale Civile e l’Ospedale dell’Angelo sono in prima fila, insieme agli altri Ospedali italiani che si fregiano dei “Bollini Rosa”: rispondendo alla sollecitazione dell’Osservatorio nazionale sulla Salute della Donna (Onda), per celebrare venerdì 22 aprile la Giornata nazionale istituita dal Ministero della Salute propongono visite e controlli diagnostici gratuiti nelle diverse specialità. E’ già possibile, all’Ospedale Civile di Venezia, iscriversi al ciclo di visite senologiche gratuite proposte dalla Breast Unit dell’Ulss 12, che si svolgeranno giovedì 21 aprile e giovedì 28 aprile, di mattina, presso gli ambulatori situati al piano terra del Padiglione Jona, adiacenti agli ambulatori di Ostetricia e Ginecologia. Per accedere, occorre prenotare la visita, entro il 20 aprile, telefonando allo 041.5294317 dal lunedì al venerdì tra le 10.00 e le 12.00. All’Ospedale dell’Angelo a Mestre, la Medicina Nucleare, diretta dal dottor Michele Sicolo, promuove un’importante iniziativa per la prevenzione delle malattie tiroidee: nei giorni 20, 21, 27, 28 aprile sarà infatti possibile effettuare gratuitamente una ecografia del collo per la diagnosi della patologia nodulare della tiroide. L’Unità Operativa si impegna a visitare fino a 120 donne, previo appuntamento e fino ad esaurimento prenotazioni. Potranno accedere alla prenotazione dell’ecografia preferibilmente le donne con familiarità per patologia nodulare tiroidea, con familiarità per tumore tiroideo, con pregressa radioterapia al collo. Per informazioni e prenotazioni dell’ecografia telefonare allo 041.9657631, chiamando dalle 10.00 alle 12.00 dei giorni feriali. Ospedali veneziani: visite gratuite nella Settimana della Donna “Anche con queste iniziative – spiega il Direttore Generale dell’Ulss 12 Giuseppe Dal Ben –, a cui altre proposte si aggiungeranno nei prossimi giorni, i nostri Ospedali confermano di essere decisamente ‘rosa’. Sono due i ‘bollini rosa’ meritati dal Civile, e tre i ‘bollini rosa’ di cui si fregia l’Ospedale dell’Angelo, che l’Osservatorio nazionale Onda ha recentemente riconosciuto tra i primi sette ospedali italiani più attenti alla donna. Questi riconoscimenti non sono medaglie, ma costituiscono per noi un impegno ad essere sempre aperti e attenti verso l’utenza al femminile: lo facciamo anche attraverso queste iniziative, che impegnano non poco le strutture e il personale sanitario dal punti di vista organizzativo, e che hanno ogni volta un importante risultato di cura e di sensibilizzazione”. Le iniziative di Venezia e Mestre si inseriscono nell’ampio contesto di esami gratuiti offerti dai 174 Ospedali italiani che hanno ottenuto il riconoscimento dei Bollini Rosa come strutture a “misura di donna”. Info sul sito www.bollinirosa.it.

venerdì 1 aprile 2016

A DOLO I TUMORI AL RENE SI CURANO CON IL FREDDO

ULSS 13 INFORMA A Dolo i tumori al rene si curano col freddo A fianco delle tecniche tradizionali, per casi selezionati, il tumore al rene si sconfigge con la crioablazione in 15 minuti Curare il tumore del rene col freddo e in soli 15 minuti. Si fa a Dolo per alcuni casi selezionati, e la particolarità è, che chi viene curato in questo modo, esce dall’Ospedale con un minuscolo cerotto sulla schiena con la sensazione di non essere mai stato operato. “Questo tipo di intervento - spiegano il primario di Urologia Giorgio Artuso insieme al primario di Radiologia Andrea Bruscagnin – lo eseguiamo da circa sei anni qui a Dolo. Può essere impiegato per tumori di piccole dimensioni, e viene proposto a pazienti particolari affetti da patologie che impediscono l’impiego della tecnica chirurgica tradizionale, come ad esempio persone con fattori di rischio cardiovascolari o colpite da gravi pneumopatie”. Rispetto a quindici anni fa, si son fatti passi in avanti nella chirurgia tradizionale che prevedeva in genere l’asportazione del rene malato. Si sono affinate sempre più delle tecniche meno invasive e altrettanto efficaci: innanzitutto la chirurgia laparoscopica, impiegata soprattutto per l'asportazione limitata alla sola parte malata del rene. E, successivamente, per i piccoli tumori (fino a 4 centimetri) un trattamento minimamente invasivo, la cosiddetta crioablazione, che consiste nel posizionare, attraverso una piccola puntura sulla schiena, un ago-sonda al centro del tumore sotto controllo radiologico (TAC guidata), per distruggere solo il tumore stesso con il raffreddamento dei tessuti fino a -40 gradi. Il trattamento può essere eseguito in anestesia locale associata a lieve sedazione, dura meno di un quarto d'ora (esclusa la preparazione del paziente e la parte anestesiologica), ha un tasso di complicanze molto basso e il paziente il giorno dopo può già tornare a casa. Su 350 tumori al rene operati nella Ulss 13 negli ultimi sei anni, almeno un 10% è stato trattato con questa tecnica della crioablazione. “Ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 4mila nuovi casi di tumore renale, prevalentemente su persone di età superiore ai 60 anni – ha sottolineato il direttore generale dell’Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – e il numero è in crescita anche per il miglioramento delle tecniche diagnostiche che consentono di identificare la malattia in fase precoce, con la conseguente possibilità di curarla con alta probabilità di guarigione. Ora, con la crioablazione che si affianca alle consolidate metodologie chirurgiche, l'offerta di trattamento del tumore renale in questo territorio è ancor più completa”.