venerdì 30 dicembre 2016

GLI IBERNISTI FANNO GLI AUGURI DI CAPODANNO SULLA SPIAGGIA DEL LIDO DI VENEZIA


Domenica 1 gennaio 2017, a partire dalle ore 11.15, la spiaggia Blue Moon al Lido ospiterà la 39. Edizione degli “Auguri di Capodanno sulla spiaggia del Lido di Venezia”. Al bagno degli ibernisti, nucleo portante della manifestazione, si accompagneranno animazioni per i bambini e musica e non mancheranno le note specialità culinarie di Capodanno servite calde in riva al mare.
“Questa manifestazione – ha dichiarato in merito l'assessore comunale Michele Zuin - grazie alla passione del Gruppo “ibernisti” e all’impegno di tutte le forze istituzionali ed economiche che negli anni l’hanno sostenuta, è divenuta parte della tradizione della nostra isola, tanto da essere conosciuta non solo nella nostra città, nella nostra Regione e in Italia, ma anche oltre i confini nazionali”.
Evento goliardico e informale che coniuga tradizione e allegria, gli “Auguri di Capodanno sulla spiaggia” sono organizzati dall'Associazione Nucleo Protezione Civile Lido Venezia e dal Gruppo Amatoriale Ibernisti, in collaborazione con la Municipalità Lido Pellestrina.
“Un sentito ringraziamento al Gruppo Ibernisti, al Nucleo di Protezione Civile, ed a tutti i sostenitori – ha detto il Prosindaco del Lido, Paolo Romor – per la passione con cui portano avanti l'organizzazione di questa bella manifestazione; un'abitudine dei lidensi che è oramai divenuta una vera e propria tradizione”.
“Il Capodanno degli ibernisti – ha commentato infine il presidente della Municipalità Danny Carella, che sarà presente alla manifestazione – rappresenta una piacevole tradizione consolidata nel tempo, il cui successo contribuisce a far conoscere le potenzialità del Lido oltre alla stagione balneare, verso un disegno complessivo di valorizzazione dell'isola durante tutto l'anno. Voglio ringraziare tutti coloro che l'hanno resa possibile”.

giovedì 29 dicembre 2016

FURTO A VIGONOVO, RUBATI DENARO, COMPUTER, PREZIOSI E UNA BORSA FIRMATA


Dopo il furto di circa 23mila euro perpetrato la notte di Santo Stefano ai danni di una abitazione di via Pertini a Vigonovo, mercoledì notte alle 4 i razziatori sono ritornati nello stesso quartiere Peep e hanno fatto visita ad una abitazione poco lontana, situata in via Fratelli Peron. Mentre i proprietari stavano dormendo, i ladri hanno forzato la porta del garage e sono entrati in casa, dove hanno rubato denaro, un pc portatile, due medaglie d’oro, una borsa firmata e altri oggetti. Se ne sono tranquillamente andati dall’abitazione con il bottino attraverso la porta d’ingresso principale della casa. I proprietari si sono accorti del furto solo al loro risveglio.

domenica 25 dicembre 2016

VIGONOVO: ROGO AL MATERIALE ACCATASTATO PER LA BEFANA. SUPERLAVORO PER I VIGILI DEL FUOCO


I piromani non la smettono manco a Natale. Oggi a Vigonovo qualcuno ha pensato di dare fuoco al materiale accatastato nel campo sportivo di via Roma per organizzare la festa dell'Epifania. Sul luogo sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Mira; non è la prima volta che succedono fatti del genere nella zona.

domenica 18 dicembre 2016

SAN PIETRO DI STRA: VA A FUOCO LA CASA, MUORE COPPIA 63ENNE DI ORIGINI INGLESI


Tragedia poco dopo la mezzanotte a San Pietro di Stra. Una coppia di origini inglesi, 63 anni entrambi, residente da due anni in via San Crispino 29 ha perso la vita nel rogo dell'abitazione. L'allarme è stato dato da un passante che transitava di là in auto: ha visto uscire l'uomo che apriva la porta di casa ma poi è di nuovo scomparso tra le fiamme: dal momento che la moglie è stata ritrovata -ancora riconoscibile- nel letto, si ipotizza che lui forse si sarebbe potuto salvare, essendosi accorto per primo del disastro. Infatti i suoi resti sono stati trovati nel salotto al pian terreno, non è esclusa l'ipotesi che sia risalito per portare in salvo la moglie. Per spegnere l'incendio sono occorse almeno tre ore, i corpi sono stati portati fuori dall'abitazione alle 6 del mattino. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, i carabinieri, operai del gas e dell'Enel, la sindaca di Stra.

sabato 17 dicembre 2016

IL DOTTOR ALESSANDRO MALAGNINI È IL NUOVO MEDICO DI MALCONTENTA


Il dottor Alessandro Malagnini è il medico che prende servizio nella zona di Malcontenta, dove la comunità ha recentemente dato l’addio al compianto dottor Fabio Tessari.
Classe ’70, in servizio nell’Ulss 12 Veneziana dal 2006, il dottor Malagnini è medico di medicina generale abilitato, iscritto nelle graduatorie regionali, con una importante esperienza come medico di continuità assistenziale sul territorio. È stato incaricato dall’azienda sanitaria per un anno, in attesa dell’esito della “zona carente”, e prenderà servizio da lunedì 9 gennaio.
Il dottor Malagnini opererà, in continuità con quanto accaduto in passato, e mantenendo la stessa frequenza garantita fin qui dal dottor Tessari prima e dai medici sostituti poi. Riceverà quindi in due sedi ambulatoriali: a Ca’ Sabbioni nello stesso ambulatorio già utilizzato in passato; a Ca’ Brentelle in un locale messo a disposizione dal Comune, non essendo disponibile quello utilizzato dal dottor Tessari.
«L’Ulss 12 Veneziana –commenta il direttore generale Giuseppe Dal Ben– ha costruito anche a Malcontenta una soluzione appropriata, che garantisce ai cittadini di quest’area continuità e prospettiva, realizzate in dialogo fruttuoso con i cittadini e con l’importante apporto dell’amministrazione comunale».
Gli utenti di Malcontenta sono garantiti dall’Ulss 12 Veneziana anche da qui al 9 gennaio, quando il dottor Malagnini prenderà servizio: sarà il dottor Mascolo a garantire fino a quella data il prosieguo della sostituzione del dottor Tessari, assumendosi quindi anche gli assistiti del compianto medico, che restano comunque formalmente iscritti con il dottor Tessari. I cittadini che vorranno iscriversi presso il dottor Malagnini potranno farlo dal 9 gennaio prossimo rivolgendosi alle anagrafi sanitarie dell’Ulss 12, senza alcuna urgenza, avendo il nuovo medico un’amplissima disponibilità di lista.

giovedì 15 dicembre 2016

NEUROCHIRURGIA ALL'OSPEDALE DELL'ANGELO: DUE INTERVENTI DAL VIVO NEL CORSO SUL MONITORAGGIO INTRAOPERATORIO


Anche due interventi operatori “dal vivo” sono stati effettuati nel programma del corso sul monitoraggio neurofisiologico intraoperatorio, che ha riunito gli specialisti del settore a Mestre, all’ospedale dell’Angelo, dal 12 al 14 dicembre. «Anche quest'anno durante il corso –spiega il dottor Franco Guida, primario di Neurochirurgia– alla parte teorica è stata affiancata una parte pratica: i partecipanti quindi hanno potuto seguire dal vivo due interventi neurochirurgici: il primo è stato un intervento su paziente sveglio, eseguito su un soggetto di 32 anni affetto di tumore sovratentoriale in area critica; la seconda seduta live è stata costituita da un intervento di tumore spinale». Nelle due sedute operatorie si è operato ovviamente con la tecnica del monitoraggio neurofisiologico intraoperatorio, oggetto del corso, che risulta sempre più importante nella neurochirurgia moderna, in particolare per la corretta pianificazione ed esecuzione dell’atto chirurgico, prevenendo spesso danni anche irreversibili delle strutture nervose.

Gli interventi neurochirurgici eseguiti con questa tecnica sono sempre più frequenti all’Angelo: «Solo nel corso di quest’anno –dice il primario di Neurologia Rocco Quatrale– quasi cento pazienti sono stati operati utilizzando il monitoraggio neurofisiologico intraoperatorio, che permette all’équipe una maggiore accuratezza dell’atto chirurgico. E l’esperienza maturata in questi anni all’ospedale dell’Angelo vede le Unità Operative di Neurochirurgia e Neurologia all’avanguardia nel panorama nazionale in tutte le tecniche neurofisiologiche intraoperatorie».
Gli standard di sicurezza così conseguiti e l’efficienza di sicura eccellenza pongono l'ospedale di Mestre come riferimento nazionale anche per gli aspetti educazionali legati a tali metodiche. «Interventi come quelli studiati durante il seminario di questi giorni –commenta il direttore generale dell’Ulss 12 Giuseppe Dal Ben– vengono ormai effettuati come routine all'Angelo, su pazienti che giungono da tutta Italia. Ciò testimonia dei progressi compiuti dalla neurochirurgia dell’Ulss 12 Veneziana: sono stati davvero notevoli, anche grazie anche alla collaborazione fra le varie équipe specialistiche che ha raggiunto ottimi livelli nel nostro ospedale».

Il corso svoltosi a Mestre, giunto all’ottava edizione, è stato organizzato sotto l’egida della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica e della Società Italiana di Neurochirurgia. Scopo del corso, rivolto agli operatori (neurologi, neurofisiologi, anestesisti, neurochirurghi, ortopedici, chirurghi vascolari, tecnici di neurofisiopatologia e psicologi) che abbiano interesse nello studio e nelle applicazioni cliniche dei monitoraggi neurofisiologici in sala operatoria, è quello di fornire le basi e gli strumenti operativi necessari ad una corretta esecuzione ed interpretazione dei test neurofisiologici abitualmente utilizzati in sala operatoria nel monitoraggio neurofisiologico.

mercoledì 14 dicembre 2016

NELLE ULSS DI VENEZIA, CHIOGGIA E MIRANO ARRIVANO I "MINIVIDEO DELLA SALUTE"


Un nuovo modo di comunicare le buone pratiche che ci fanno stare meglio: sono i “Minivideo della Salute” che le aziende sanitarie di Venezia, Chioggia e Mirano hanno cominciato ad utilizzare nelle scorse settimane. Le tre aziende sanitarie sono impegnate ad utilizzare, spiega il direttore generale Giuseppe Dal Ben, ogni canale possibile per "raccontare" agli utenti le opportunità offerte dal servizio sanitario: «Lo facciamo con le notizie pubblicate sui siti delle nostre Ulss, con le nostre newsletter, con la pagina Facebook, con le informazioni che veicoliamo grazie alla collaborazione dei quotidiani e delle televisioni. Ora, i nostri Minivideo della Salute –aggiunge Dal Ben– hanno la funzione di dialogare in particolare con un pubblico nuovo ma sempre più importante, quello dei social network. Anche qui le aziende sanitarie hanno il dovere di essere presenti, al servizio dei cittadini. Noi ci siamo da anni con la pagina Facebook: ora ci siamo con una forma nuova di comunicazione, tipica di questo mondo, e cioè i video animati». L’obiettivo è chiaro: spiegare, anche nella Rete, tutto quanto può essere utile agli utenti: informare sui nuovi servizi, sui corretti stili di vita, sull’offerta sanitaria degli ospedali e del territorio. «Il servizio sanitario è un patrimonio grandissimo –continua il direttore Dal Ben– ed è fondamentale che i cittadini ne conoscano le offerte e le proposte, perché sono offerte e proposte che aiutano le persona a stare meglio, a curarsi meglio, a vivere meglio». I Minivideo della Salute sono brevi filmati –della durata che varia tra il minuto e il minuto e mezzo– in cui si incrociano animazione e testo, con una grafica coerente, che richiama le altre iniziative di comunicazione delle tre aziende sanitarie.

Il primo dei Minivideo della Salute è stato dedicato agli screening oncologici: realizzato dall’Ulss 14 è stato proiettato venerdì 2 dicembre in apertura della Giornata della Salute dedicata appunto agli screening, e ha riscosso successo sia alla presentazione pubblica sia online, nella pagina Facebook del direttore Dal Ben. Già online anche il secondo Minivideo, dedicato al tema della vaccinazione e realizzato dall’Ulss 12 Veneziana; è pronto e sarà pubblicato nei prossimi giorni il terzo Minivideo, che racconta l’importanza del “Trauma Team” che opera all’Ospedale dell’Angelo sulle vittime di gravi incidenti e salva ogni anno decine di vite.
«L’Ulss 12 Veneziana e quella di Chioggia sono da anni impegnate –commenta il direttore Dal Ben– con un ciclo di incontri sul territorio, intitolato Giornate della Salute, che è stato recentemente premiato a livello nazionale come pregevole iniziativa di "umanizzazione"; con i Minivideo della Salute vogliamo darci lo stesso obiettivo e lo stesso impegno, pur in un settore diverso della comunicazione: essere presenti con equilibrio, con chiarezza, con continuità, spiegando la ricchezza del servizio sanitario anche di fronte a certa disinformazione che purtroppo a volte, su questi temi importantissimi, trova spazio e credito nel mondo dei social e nella Rete».

venerdì 9 dicembre 2016

AUTO RUBATA STANOTTE ALLA GAZZERA E RITROVATA OGGI A MARGHERA GRAZIE A UNA CHAT


Episodio di mutuo aiuto fra cittadini nella terraferma veneziana. Stanotte alla Gazzera è stata rubata un'autovettura, e nel pomeriggio di oggi la stessa è stata riconosciuta grazie alla targa da un membro di una chat di controllo del vicinato, rilanciata dal comitato SOS Mestre: dopo essere state allertate, le forze dell'ordine sono intervenute e hanno fermato l'auto in via Bottenigo a Marghera.
Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

mercoledì 7 dicembre 2016

A CHIRIGNAGO FATTO SALTARE PER LA SECONDA VOLTA IL BANCOMAT DEL CREDITO COOPERATIVO DI MARCON


Un boato alle 2.30 ha fatto saltare, in via Miranese a Chirignago, il bancomat della filiale del Credito Cooperativo di Marcon. Sono intervenuti i carabinieri di Spinea e anche i vigili del fuoco per controllare eventuali danni strutturali. È la seconda volta che accade in pochi mesi: si tratta probabilmente di una banda in azione, dal momento che la notte del 5 dicembre anche una banca di Martellago era stata “visitata” allo stesso modo, con l'esplosione della cassa continua.

venerdì 2 dicembre 2016

LUIGINO SCHIAVON (COLLEGIO INFERMIERI) IN VISITA ALLE AZIENDE SANITARIE VERSO L'UNIFICAZIONE


«In previsione della unificazione delle aziende sanitarie che attendiamo per il prossimo anno, abbiamo deciso di visitare tutti gli ospedali veneziani per portare ai nostri operatori professionali un segnale forte di positività, di sostegno e di sfida da affrontare insieme». Il presidente del collegio Ipasvi (infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici dell'infanzia) della provincia di Venezia, Luigino Schiavon, ha deciso di cominciare il suo tour veneziano da Chioggia. «Sono stato molto colpito da questo ospedale e da chi ci lavora dentro», ha spiegato Schiavon. «Non solo mi sono trovato di fronte ad una struttura moderna e ben curata, ma ho trovato un clima meraviglioso tra gli operatori e gli infermieri che ho incontrato e con cui ho dialogato durante la mia visita». Schiavon è arrivato presto ieri mattina a Chioggia e, accompagnato dal responsabile degli infermieri di Chioggia Graziano Segantin, ha percorso tutti e sei i piani della struttura ospedaliera. Alla fine si è incontrato col direttore generale Giuseppe Dal Ben manifestandogli tutta la sua stima per il lavoro svolto, «palpabile solo allo sguardo». Una stima che Schiavon ha evidenziato soprattutto «per come ho percepito positivamente il clima dei dipendenti. Ho colto una forte motivazione del personale e soprattutto un senso di appartenenza all'azienda Ulss 14 che non sempre è facile trovare». Una visita che è stata ben accolta dal dg Dal Ben che ha improntato il lavoro in sanità sulla condivisione per una crescita e un miglioramento che va tutto a vantaggio dei pazienti. Nei prossimi giorni il presidente Ipasvi Schiavon visiterà gli altri ospedali della provincia di Venezia.

lunedì 28 novembre 2016

IMPORTANTISSIMO VACCINARE I PAZIENTI CARDIOPATICI E DIABETICI

Influenza: “L’importanza delle vaccinazioni nei pazienti cardiopatici e diabetici” Un incontro pubblico è previsto nella struttura sanitaria di Noale per mercoledì 30 novembre “L’importanza delle vaccinazioni nei pazienti cardiopatici e diabetici”: è questo il titolo di un incontro pubblico organizzato dalla Cardiologia Riabilitativa e Medicina dello Sport, assieme al Servizio di Diabetologia e al Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 13. L’evento, previsto per mercoledì 30 novembre, dalle 8.30 alle 9.30, nella sala convegni della struttura sanitaria di Noale, nel veneziano, vede anche la partecipazione attiva dell’Associazione Cuore Amico di Mirano e delle Associazioni Diabetici di Mirano e Dolo. “L’invito a vaccinarsi contro l’influenza – ha esordito il direttore generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – è un invito che si fa generalmente a tutti e in particolare alle persone cosiddette a rischio. Cioè quelle persone fragili in quanto affette da patologie per le quali l’influenza potrebbe causare delle serie complicanze. In questo incontro i nostri professionisti ricordano quanto sia importante vaccinarsi per i pazienti cardiopatici e diabetici e sono a disposizione del pubblico per eventuali domande e richieste di informazioni”. Sono circa 1200 i pazienti cardiopatici (tra nuovi ingressi e pazienti che ritornano per controlli) seguiti annualmente dalla Cardiologia Riabilitativa di Noale, a cui si aggiungono circa 7000 pazienti che sono seguiti ambulatorialmente con visite di controllo dal Servizio Diabetologico recentemente trasferitosi da Mirano a Noale. “Ogni anno – ha aggiunto il responsabile della Cardiologia Riabilitativa e della Medicina dello Sport Franco Giada - con l'arrivo dell'autunno ritornano anche le raccomandazioni degli esperti di vaccinarsi in tempo per evitare di essere contagiati dall'influenza. Vaccinarsi è il modo migliore di prevenire e combattere l'influenza, sia perché aumentano notevolmente le probabilità di non contrarre la malattia, sia perché, in caso di sviluppo di sintomi influenzali, questi sono molto meno seri e, generalmente, non seguiti da ulteriori complicazioni”. “Il vaccino – hanno aggiunto la dottoressa Federica Boin ed il dottor Flavio Valentini del Dipartimento Prevenzione dell’Ulss 13 - assicura un'elevata protezione, limitata però a soli 6-12 mesi perché i virus influenzali si modificano di continuo, pertanto deve essere ripetuto ogni anno. Esso è costituito da virus uccisi, appartenenti ai ceppi responsabili delle epidemie più recenti. Negli adulti è sufficiente in genere una sola iniezione ed occorrono circa 4 settimane per ottenere il massimo effetto: per questo motivo il periodo di vaccinazione consigliato va da ottobre a fine novembre. È sempre utile vaccinarsi anche ad epidemia iniziata poiché il rischio di prendersi il virus perdura per più mesi”. Il vaccino antinfluenzale è inattivato e immunogeno, in grado cioè di indurre una reazione immunitaria. Riduce infatti l'incidenza della malattia del 30-70 per cento, le complicazioni del 70-90 per cento e l'ospedalizzazione del 50-70 per cento.

sabato 26 novembre 2016

DUE SPACCIATORI DI EROINA ARRESTATI NEI GIARDINI DI VIA TASSO A MESTRE


L’attenzione della Polizia di Stato nei confronti del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti ha portato nella serata di ieri venerdì 24 novembre, all’arresto di due cittadini stranieri per la detenzione ai fini di spaccio di oltre 30 grammi di eroina. Da qualche giorno gli agenti del commissariato di Mestre stavano controllando presenze e movimenti sospetti di alcune persone nei giardini pubblici di via Tasso, area verde posta nelle vicinanze di due istituti scolastici: il liceo classico Franchetti ed il liceo artistico. Nel pomeriggio di ieri i poliziotti sono intervenuti allorquando un cittadino marocchino, poi identificato per Omar Labouki, di circa 40 anni, aveva consegnato ad un altro soggetto, Chendli Ben Ali, tunisino cinquantenne, quattro involucri che quest’ultimo ha nascosto nel giardino pubblico. In quel momento l’intervento degli agenti del commissariato di Mestre, che hanno fermato i due cittadini stranieri e recuperato quanto era stato nascosto. Dagli accertamenti compiuti successivamente è emerso che gli involucri contenevano sostanza stupefacente, eroina, per un peso complessivo di circa 33 grammi. I due stranieri, uno dei quali già noto agli operatori perché deferito anche in stato di arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, annoverano diverse condanne sempre per la violazione del testo unico in materia di sostanze psicotrope. Pertanto, anche in ragione della quantità di stupefacente e della circostanza che si tratta di eroina e che l’attività illecita veniva posta in essere nelle immediate vicinanze di due istituti scolastici, i due stranieri sono stati arrestati e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria al carcere Santa Maria Maggiore in attesa di giudizio. Durante l’attività di polizia giudiziaria è stata sequestrata la droga, oltre a denaro contante, verosimile provento di spaccio. La posizione sul territorio nazionale dei due soggetti è in corso di valutazione.

lunedì 21 novembre 2016

AL VIA LA PRIMA GIORNATA DELLA SALUTE A SANTA MARIA DI SALA

Al via la 1° Giornata della Salute della Ulss 13 sulle Vaccinazioni Pediatriche: mercoledì 23 novembre in Villa Farsetti a Santa Maria di Sala Se continuano a diminuire le adesioni alle vaccinazioni, alcune malattie, attualmente controllate nella diffusione dai vaccini, torneranno ad interessare sempre di più la popolazione (bambini e adulti) “Mio figlio è troppo piccolo per vaccinarlo”. “Ho paura che la vaccinazione gli faccia male”. “Le malattie per cui esiste il vaccino sono ormai scomparse”. Questi sono solo alcuni esempi del motivo del rifiuto alla vaccinazione da parte di alcuni genitori. Ad amplificare il dubbio sulla validità delle vaccinazioni, ci pensano poi gli antivaccinatori soprattutto con bufale online nei social, in alcuni siti internet creati ad hoc e blog. Contro le bufale e la disinformazione sulla validità delle vaccinazioni pediatriche ( e non solo) la Ulss 13 ha organizzato per la popolazione la sua 1° Giornata della Salute con il patrocinio del Comune di Santa Maria di Sala intitolata “VACCINARSI PER LA VITA”, prevista per mercoledì 23 novembre alle ore 17.00 presso la sala Sandro Pertini di Villa Farsetti a Santa Maria di Sala (via Roma, 1). Ad intervenire ci saranno la dottoressa Donatella Campi rappresentante del servizio vaccinale del SISP, la dottoressa Anna Licursi ff primario della Pediatria Ulss 13, il dottor Ezio Frison in rappresentanza dei pediatri di libera scelta, il dottor Stefano Rigo rappresentante dei medici di medicina generale. Coordinerà gli interventi il dottor Flavio Valentini direttore del Dipartimento di Prevenzione. “Vaccinarsi significa allontanare il rischio di incorrere in malattie che sembrano scomparse come il morbillo, la polio e la difterite”, ha dichiarato il responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Ulss 13 Flavio Valentini. “Dopo la sospensione dell’obbligatorietà avvenuta in Veneto nel 2008 anno nel quale si registrava una copertura vaccinale pari al 98%, la adesione alle vaccinazioni hanno cominciato a diminuire fino ad arrivare oggi, nel 2016, con una copertura regionale del 91%, per questo il Ministero della Salute, associazioni scientifiche, ordini dei medici etc parlano di rischio per la salute pubblica”.
L’abbassamento della copertura vaccinale aumenta il rischio di contrarre le malattie infettive per i non vaccinati (piccoli e grandi) perché la barriera alla diffusione è ridotta. Nella Ulss 13, le coperture per la vaccinazione esavalente (vaccini per la poliomielite, la pertosse e la difterite) sono passate da oltre il 90% all’86% per i nati nel 2014. Nel caso del morbillo, la copertura nei bambini di un anno è ormai al di sotto dell’85%. Per avere un termine di raffronto, nel 2011 la copertura per morbillo nella medesima classe d’età era quasi al 90%. “Il morbillo – ha ricordato il dottor Valentini – è una malattia infettiva che viene generalmente percepita come innocua, ma non è così. Può infatti portare a importanti patologie a carico dell’apparato visivo, polmonare e neurologico con gravi complicanze e danni fisici permanenti. I vaccini ci sono e sono sicuri, e allora perché si è sempre più restii a vaccinarsi o a vaccinare i propri figli? “Perché – evidenzia Valentini – si temono reazioni avverse al vaccino, preoccupazioni che potrebbero anche essere legittime se confortate da evidenze concrete che però non ci sono. I dati delle reazioni avverse ai vaccini sono registrati (in Veneto) nel sistema denominato “Canale verde” gestito dalla Ulss 20. I dati annualmente resi pubblici con un report e nell’incontro questi dati saranno illustrati”. “Vacciniamo i nostri figli – ha concluso il direttore generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – per non rivedere sul nostro territorio malattie che appartengono al nostro recente passato come ad esempio la polio che ha colpito tante persone causando importanti problemi di salute di cui ancora oggi vediamo le conseguenze. I cittadini devono essere consapevoli che queste malattie, che contrastiamo con i vaccini, sono state ridotte nelle loro diffusione proprio per il fatto che esistono i vaccini (e i vaccinati), e che una riduzione delle persone vaccinate ci porterà ad aumentare il rischio che queste malattie ritornino in quanto i virus e i batteri che combattiamo con queste armi non sono scomparsi”.

sabato 19 novembre 2016

SI TAGLIA LA FACCIA CON IL FLESSIBILE MA ALL'ANGELO LO SALVANO

Mentre lavora, il disco tagliente del “flessibile” che sta usando lo colpisce al volto, devastandolo; ma nessuna funzione fondamentale viene lesa, e a pochi giorni di distanza la vittima del grave infortunio è già a casa, dopo che all’Ospedale di Mestre gli sono state ricostruiti i tessuti e le ossa frantumate del volto. E’ questa in sintesi la vicenda di un paziente centralizzato all’Angelo dopo l’incidente, e qui operato con ottimo esito. “Ci siamo trovati ad intervenire – spiegano i chirurghi dell’Angelo – su un volto in buona parte tagliato a metà. Il paziente aveva infatti riportato una resezione traumatica dell'osso mandibolare e dell’osso mascellare anteriore, con perdita di sostanza dei tessuti duri e molli del volto. Fortunatamente lo strumento tagliente non ha lesionato i grandi vasi della faccia, perché ha terminato la sua corsa a livello del pavimento orbitario, senza ledere il bulbo oculare e la sua funzione, e senza andare ad interessare i tessuti cerebrali”. Trovato cosciente là dove gli è occorso l’incidente, il paziente è stato centralizzato all’Ospedale di Mestre, ed è stato sottoposto ad intervento chirurgico di ricostruzione dell'osso mascellare e mandibolare. L'intervento di ricostruzione, spiegano i medici, è avvenuto in regime di urgenza la mattina seguente, una volta stabilizzate le condizioni generali del paziente. Il delicato intervento è stato eseguito dal dottor Michele Franzinelli, che ha coordinato l’intervento, insieme al dottor Daniele Ferro, dell’équipe della Chirurgia maxillo-facciale, in collaborazione con lo specialista dell’Unità Operativa di Chirurgia plastica, il dottor Antonio Tambuscio. “L’intervento è durato circa quattro ore. In un primo tempo chirurgico – spiegano – il paziente è stato sottoposto a ricostruzione del corpo mandibolare, che appariva diviso completamente nella sua porzione anteriore, e frammentato, con perdita di sostanza ossea. I chirurghi maxillo-facciali hanno operato una ricostruzione attenta e meticolosa, previa la ricerca dei frammenti ossei sparsi dal trauma e dislocati tra i tessuti molli del volto. Questa ricerca e la successiva ricostruzione ha consentito di recuperare il piano occlusale e la fisionomia corretta della mandibola. Successivamente, con la stessa metodica veniva ricostruita la pozione anteriore dell’osso mascellare”. Il secondo tempo chirurgico, spiegano ancora gli specialisti, è consistito nella ricostruzione dei tessuti molli del volto da parte del chirurgo plastico: “Un altro caso in cui le équipe specialistiche dell’Ospedale dell’Angelo – commenta il Direttore Generale dell’Ulss 12 Veneziana Giuseppe Dal Ben – mettono in gioco la loro competenza, insieme, nella stessa seduta operatoria, percorrendo vie di intervento che risultano decisive per il buon esito dell’intervento chirurgico”.
Fondamentale per il paziente è il fatto che la lama circolare si sia fermata a pochi centimetri dal cervello; altrettanto fondamentale per il recupero delle funzioni è che né i bulbi oculari, né il nervo facciale siano stati intaccati, per questione di pochi millimetri, dalla resezione traumatica: pur nella grave situazione in cui si è venuto a trovare, grazie a queste fortunate circostanze il paziente ha potuto avvalersi con buon esito delle cure degli specialisti. E’ stato dimesso, dopo cinque giorni dall’intervento, con la funzionalità masticatoria e visiva perfettamente conservate; e anche le cicatrici che ora lo segnano sono destinate a lasciare spazio ad un volto restituito, con i suoi propri lineamenti e con la sua propria mimica facciale.

LA " BLUE TONGUE " NON E' PERICOLOSA PER L'UOMO NE' PER LE CARNI E I SUOI DERIVATI

ULSS 13 INFORMA La “Blue tongue”: la malattia della lingua blu che colpisce i ruminanti non è pericolosa per l’uomo né per le carni e i suoi derivati Nella Ulss 13 il Servizio Veterinario controlla attivamente gli allevamenti a rischio, con visite cliniche e prelievi Il Direttore Generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben si è incontrato col Sindaco di Dolo Alberto Polo ed il responsabile del Servizio Veterinario della Ulss 13 Stefano Zelco per fare il punto sulla “Blue tongue” o morbo della lingua blu. Una malattia non nuova nel mondo animale che ora nuovamente è ricomparsa nella nostra regione diffondendosi tra gli allevamenti con la comparsa di molti focolai. La sorveglianza nel territorio da parte del Servizio Veterinario è molto attiva, in attesa di partire con la vaccinazione degli animali a rischio, come previsto dalla Regione. “Una malattia che non ci deve allarmare – ha rassicurato il Sindaco Polo - in quanto si tratta di una malattia che non contagia l’uomo e non provoca alcuna alterazione alle carni, al latte e ai prodotti derivati, che possono essere tranquillamente consumati”. LA MALATTIA E LA SITUAZIONE IN VENETO. Si tratta di una malattia infettiva di origine virale dei ruminanti, trasmessa da insetti vettori del genere culicoides; il principale vettore nelle nostre zone è il C. obsoletus. Gli ovini possono ammalarsi in maniera grave, con sintomi caratterizzati da infiammazioni ed emorragie; i bovini, nella maggior parte dei casi, invece, vengono colpiti in maniera asintomatica, non impedendo però che questi diventino un serbatoio di diffusione per il virus. Il primo focolaio di “Blue tongue” sierotipo 4 è stato segnalato nella nostra regione in data 31 agosto di quest’anno, in provincia di Belluno. In meno di tre mesi la malattia, grazie anche alle temperature miti di questo autunno che hanno influito sulla vitalità degli insetti vettori, si è diffusa nel territorio regionale, fino a contare 317 focolai maggiormente concentrati nelle province di Belluno, Padova, Treviso, Vicenza. I focolai sono stati riscontrati in massima parte in allevamenti bovini e greggi di ovini. LA SITUAZIONE NELLA ULSS 13. “Successivamente alla comparsa dei primi casi in Veneto – ha spiegato Stefano Zelco, responsabile dei Servizi Veterinari della Ulss 13 – abbiamo attivato il piano di sorveglianza e monitoraggio della popolazione delle specie sensibili (quindi ovicaprini e bovini ), seguendo le indicazioni regionali. Sono state individuate 59 aziende sentinella, ognuna delle quali deve essere sottoposta a tre controlli nell’arco di circa trenta giorni, per un totale quindi di 177 interventi. Stante l’attuale diffusione della malattia, il territorio di tutta la regione è considerata zona di restrizione alla movimentazione delle specie sensibili, così come la provincia di Trento e parte del Friuli. PROSPETTIVE PER IL FUTURO. La diffusione degli insetti vettori circolanti verrà drasticamente ridotta dall’arrivo del freddo invernale; questa evenienza, unita al prossimo inizio del piano vaccinale previsto dalle Regione, contribuiranno a limitare drasticamente la diffusione del virus.

venerdì 18 novembre 2016

MADONNA DELLA SALUTE 2016 APRE IL PONTE VOTIVO


Sono iniziate  alle 11, con l'apertura del ponte votivo, le celebrazioni per la festa della Madonna della Salute, ricorrenza fissata per lunedì 21 novembre. Alla cerimonia di venerdì mattina erano  presenti tra gli altri la vicesindaco di Venezia, Luciana Colle, insieme al patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, e ad altre autorità civili e militari. Il ponte provvisorio è allestito all’altezza del traghetto tra Santa Maria del Giglio e San Gregorio.
 La struttura, costruita in acciaio e legno, lunga 50 metri e larga 3,6, resta percorribile per alcuni giorni fino alle 6 di martedì mattina. La fermata Actv di Santa Maria del Giglio, invece, è sospesa fino al 30 novembre.La polizia municipale fa sapere che, dalle 11 di venerdì 18 alle 6 di martedì 22 novembre, in caso di notevole afflusso di persone il traffico pedonale potrà essere dirottato tramite sensi unici e l'accesso vietato in alcune zone. Il transito sul ponte votivo potrà essere interdetto in caso di marea superiore a 115 centimetri. Potranno inoltre essere disposti la sospensione o il temporaneo spostamento, anche parziale, delle occupazioni di suolo pubblico.

mercoledì 16 novembre 2016

BANCA DEL VENEZIANO SI FONDE CON BANCA ANNIA: OK FINALE DAI SOCI L'11 DICEMBRE IN ASSEMBLEA


La crisi della Banca del Veneziano ha generato una drastica decisione da parte di Banca d’Italia, che ha detto sì al progetto di fusione con Banca Annia. All’operazione manca solo il benestare dei rispettivi soci, chiamati in assemblea il prossimo 11 dicembre. La fusione parte il 1° gennaio 2017. La nuova banca si chiamerà “Banca Annia - Banca di Credito cooperativo di Venezia, Padova e Rovigo” e avrà sede legale a Cartura (Pd). Le filiali saranno 41, collocate in 114 comuni di Padova, Venezia, Rovigo, Treviso e Ferrara. All’unione delle due banche sono interessati circa 8500 soci e 70mila clienti. La futura banca sarà in grado di gestire oltre 1,7 miliardi di raccolta e poco meno di 1,1 miliardi di impegni, con un margine di intermediazione di quasi 53 milioni di euro.

lunedì 14 novembre 2016

UN NUOVO PDTA PER VINCERE LA SFIDA CON LA SCLEROSI MULTIPLA

Un nuovo PDTA per vincere la sfida con la Sclerosi Multipla
(14.11.16) Ci sono malattie in cui il progresso scientifico, quanto a diagnosi e terapie è rapidissimo, e la sclerosi multipla è una di queste. E’ fondamentale, quindi, per il malato di sclerosi multipla, che ogni aspetto dell’assistenza e della cura che gli ruota intorno sia aggiornato e coordinato: “Il più grande regalo per una persona affetta da Sclerosi Multipla – spiega il Primario di Neurologia dell’Ulss 12, Rocco Quatrale – è garantirgli un percorso chiaro, dalla diagnosi alla terapia all’assistenza. Il centro di riferimento per la diagnosi in questo caso l’Ospedale dell’Angelo con la sua Neurologia, deve saper essere un autorevole punto di riferimento, ma poi ogni aspetto dell’accompagnamento del malato, a casa, nei Distretti, nell’assistenza a domicilio, deve procedere in modo univoco: è questo il senso del nuovo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale, in gergo ‘PDTA’, che l’Ulss 12 Veneziana oggi presenta, dopo molti mesi di lavoro”. Il nuovo PDTA per la Sclerosi Multipla dell’Ulss 12 – 150 pagine di linee guida e di documentazione – è stato realizzato a seguito della sollecitazione della Regione del Veneto, che ne ha posto le basi nel 2015, con un proprio indirizzo sulla patologie alle varie Aziende sanitarie. E’ stato presentato pubblicamente all’Ospedale dell’Angelo dell’Ulss 12 Veneziana e dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM). Costituisce in sostanza la definizione di protocolli comuni a tutta l’Azienda sanitaria veneziana rispetto a questa patologia: si regolamentano, dopo un lungo percorso compiuto insieme da strutture ospedaliere, medici, infermieri, associazioni dei malati e dei familiari, tutti gli aspetti, dalla diagnosi all’assistenza, dalle terapie farmacologiche alla gestione delle ricadute, dal ruolo della medicina territoriale a quello dei volontari dell’assistenza. “La Sclerosi Multipla – aggiunge il dottor Quatrale – è una malattia che si manifesta molte volte in persone giovani, molte delle quali donne. E’ quindi fondamentale che per queste persone, nel pieno della vita, dell’attività professionale, della missione genitoriale, sia messo in campo nel modo più corretto, senza sovrapposizioni e senza sbavature, tutto quanto può accompagnarle a condurre comunque la propria esistenza, facendo fronte alla malattia”.
“In tema di Sclerosi Multipla, quello dell’Ulss 12 Veneziana è un territorio che presenta importanti punti fermi – spiega il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – che vanno messi al servizio dei malati. Penso alla presenza dell’Ospedale HUB dell’Angelo, con la sua Neurologia; ma penso anche alla rete diffusa e articolata della sanità sul territorio con importanti e numerose strutture pubbliche e accreditate; penso alla cultura radicata di assistenza domiciliare; e penso infine alla grande tradizione del volontariato e dell’associazionismo in ambito assistenziale. Grazie al nostro nuovo PDTA, il malato è posto al centro di questo patrimonio e di questa rete, trova punti di riferimento chiari e risposte coordinate”.

BLOCCATO TRAFFICO DI 121 CUCCIOLI DALL'EST FINO IN SPAGNA: DENUNCIATI DUE SLOVACCHI


Un'azione coordinata tra l'associazione animalista Eital e la polizia stradale di Mestre ha consentito, nella notte fra sabato e domenica, di bloccare -sulla A4 all'altezza di Pianiga- un furgone slovacco carico di ben 121 cuccioli tra cani e gatti provenienti dall'Est e destinati al mercato spagnolo. Le condizioni dei poveri animali ve le lasciamo immaginare (due erano gravi, trasferiti alla clinica veterinaria), mentre gli occupanti sono stati denunciati per maltrattamenti e multati per circa 7500 euro. Il mezzo è stato sequestrato e gli esemplari sono stati affidati in custodia. L'Ente italiano per la tutela degli animali e della legalità seguiva il caso da ben sei mesi, segnalando ripetuti traffici est-ovest ogni settimana.

mercoledì 9 novembre 2016

INCIDENTE SUL LAVORO AI GRANDI MOLINI QUATTRO OPERAI IN OSPEDALE

Incidente verso le 18.30, all'interno dello stabilimento della Grandi Molini di via dell'Elettricità. Durante le operazioni di manovra di un serbatoio contenente un metro cubo di varechina, per cause in corso di accertamento, è esploso innalzando una nube nell'aria.

Un getto del liquido ha investito quattro operai che si trovavano nelle vicinanze. Sul posto le ambulanze del 118 e i vigili del fuoco con undici uomini tra cui gli specialisti del gruppo Nbcr e due camion.
Poco dopo sono arrivati i tecnici dello Spisal dell'Asl 12 che interviene in caso di incidenti in ambienti di lavoro.
I quattro operai sono stati trasportati in ospedale in codice giallo.

SPECIALISTI IN FURTI NELLE ABITAZIONI ARRESTATI A MARTELLAGO


E Successo martedì sera in centro a Martellago, in via Trento: è il figlio del padrone di casa a imbattersi negli intrusi dopo un avviso di allarme giunto sul suo cellulare. Sono in due e hanno scassinato  la porta d'ingresso. Una volta scoperti, non esitano a minacciare il giovane con dei grossi cacciaviti, dopodiché raggiungono l'uscita e fuggono attraverso i cortili delle abitazioni.

Immediata la telefonata al 112 che inviava immediatamente  una pattuglia dei carabinieri di Martellago che intercettava i due ladri poco più avanti mentre tentavano di nascondersi nell’oscurità in un giardino poco distante dall’abitazione appena visitata, arrestandoli con la refurtiva ancora addosso.

Gli arrestati sono Giorgio Soppelsa  classe 1955 e Zlatan Jovanovic classe 1996, entrambi di Marghera e già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, denunciati  in flagranza del reato di rapina impropria in abitazione a Martellago, a cui si è aggiunto il possesso di oggetti da scasso e atti ad offendere, nonché la ricettazione

La successiva perquisizione nell'abitazione del 61enne permette inoltre di rinvenire altra refurtiva (gioielli e bijoux vari), sulla quale sono in corso accertamenti per acclararne la proprietà. I due sono sospettati di essere una cellula organizzata e ben assortita per la commissione di furti in abitazione: sono stati condotti in caserma e, al termine delle operazioni, accompagnati in carcere a Venezia.

lunedì 7 novembre 2016

LOTTA ALL'OSTOPOROSI, MALE "ROSA": DUE GIORNATE A MESTRE E VENEZIA

Si lavora in tutto il mondo, in queste settimane, sul tema della prevenzione contro l’Osteoporosi – il 20 ottobre si è celebrata come ogni anno la Giornata mondiale sulla patologia – e nei giorni 10 e 11 novembre gli specialisti dell’Ulss 12 offriranno la consueta sessione di visite gratuite e specifiche per le donne, organizzata quest’anno in entrambi gli Ospedali. “L'osteoporosi provoca una progressiva perdita di tessuto osseo – spiega il dottor Michele Sicolo, Direttore della Medicina Nucleare dell’Ulss 12 – che a sua volta può indurre un progressivo aumento della fragilità ossea, con conseguente innalzamento del rischio di frattura, principalmente a livello di vertebre e femori. Anche se non risparmia le persone di sesso maschile, l’osteoporosi è una malattia che colpisce principalmente il sesso femminile: ne viene interessata almeno una donna su quattro. Ciò avviene perché le donne hanno uno scheletro meno massiccio di quello degli uomini e inoltre subiscono una più rapida riduzione di massa ossea nel periodo della menopausa.”. A questa “crisi” ossea del periodo della menopausa si aggiunge poi l’ulteriore, progressiva e più lenta perdita di tessuto osseo, dovuta all'avanzare dell'età, che influisce nella stessa misura sia sull'uomo che sulla donna. “L'osteoporosi non dà una sintomatologia specifica – spiega ancora il Primario – e si rivela quindi in modo traumatico quando avviene una frattura. Per scoprire per tempo l'osteoporosi, quindi, la medicina si avvale del test diagnostico della ‘densitometria ossea’: l’esame misura la massa ossea e consente perciò di diagnosticare precocemente la riduzione della quantità di osso, che è di per sé un importante fattore di rischio di frattura”. L'Unità Operativa di Medicina Nucleare della Ulss 12, diretta dal dottor Michele Sicolo, si occupa di osteoporosi da oltre vent’anni, attraverso l’attività di Densitometria Ossea, eseguita in entrambi gli Ospedali di Venezia e di Mestre, e con visite specialistiche ambulatoriali presso l'Ospedale di Venezia e di Mestre. All’Ospedale di Venezia giovedì 10 novembre (ore 10.00-15.00) e all’Ospedale dell’Angelo di Mestre venerdì 11 novembre (ore 13.30-18.00) si svolgeranno visite e colloqui con le pazienti per determinare il rischio di osteoporosi e di frattura. Al Civile le visite si terranno presso il Servizio di Medicina Nucleare; all’Angelo presso gli ambulatori 11 e 12 al primo piano. In entrambe le sedi, per una miglior definizione del quadro clinico, in alcune pazienti a maggior rischio verrà eseguita la densitometria ossea della colonna lombare. “Con questa Giornata – spiega il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – l’Ulss 12 e i suoi specialisti si mettono a disposizione dell’utenza ‘rosa’: la proposta degli esami specifici è infatti rivolta soprattutto alle donne tra i 50 e i 60 anni, già in menopausa che non sono mai state valutate da uno specialista né hanno mai eseguito una densitometria ossea. E per tutte le donne i medici saranno disponibili per rispondere a domande, dubbi e richieste riguardanti le malattie metaboliche dell'osso, nello stile della prevenzione fatta aprendo le porte agli utenti”. In entrambe le sedi, la Giornata sarà supportata dall’intero Reparto di Medicina Nucleare, in particolare dagli specialisti dottor Bonazza e dottor Mameli; a Mestre avrà il supporto della Nefrologia, con il dottor Morachiello.

domenica 6 novembre 2016

INCIDENTE MORTALE SULLA RAMPA CAVALCAVIA DI MESTRE: MUORE UN OPERAIO DELLA FINCANTIERI

Investimento mortale alle 19.30 a Mestre di Sabato scorso Il tragico incidente all’inizio della Rampa Cavalcavia, direzione Marghera, di fronte al Despar, poco dopo la rotonda fra corso del Popolo e via Torino. Un uomo è stato falciato da una Volkswagen Passat familiare mentre attraversava la strada, pare, dai primi rilievi, al di fuori delle strisce. A perdere la vita un romeno di 52 anni, residente a Palermo, operaio della Fincantieri. Il conducente che si è fermato a prestare soccorso è sotto choc: ha detto di non avere visto l’uomo. Con ogni probabilità a limitare la sua visuale la pioggia battente e la scarsa illuminazione. Sul posto gli agenti del Reparto motorizzato della Polizia municipale.

sabato 5 novembre 2016

SISMA: QUATTRO INFERMIERI VENEZIANI IN SERVIZIO TRA GLI SFOLLATI

c’è anche una rappresentanza degli infermieri veneziani impegnata nelle zone del terremoto. Sono partiti questa mattina all’alba Paolo Gagetta e Vania Ducceschi, dell’Ulss 12, con Simone Raimondi dell’Ulss 10 e con Luigino Boldrin, infermiere dell’Ulss 12 Veneziana ora in pensione. Insieme agli infermieri che giungono in loco da tutta l’Italia, coordinati dall’Associazione “Cives” e dalla Protezione Civile, anche i quattro infermieri veneziani saranno impegnati in particolare nell’assistenza degli sfollati nei luoghi in cui questi vengono temporaneamente ospitati. Si occuperanno quindi in particolare dei malati, degli anziani, dei bambini e di tutti coloro che hanno bisogno di assistenza infermieristica, anche a causa del trauma o del disagio psicologico causato dal sisma. I quattro infermieri veneziani si tratterranno nelle zone terremotate per tutta la settimana entrante.

mercoledì 2 novembre 2016

I CARABINIERI DI DOLO RECUPERANO UN MACCHINARIO AGRICOLO DA UN MILIONE DI EURO

DOLO - Una cippatrice da un milione di euro e altri macchinari per svariate decine di migliaia di euro, rubati la scorsa estate ad una azienda vivaistica di Saonara (Pd), sono state recuperati dai carabinieri della Tenenza di Dolo all’interno di un capannone ad uso edilizio a Lendinara (RO). I militari hanno individuato e denunciato tre persone per ricettazione. Si tratta del 56enne G.P. di Vicenza, del 55enne P.R. di Rovigo e del 45enne T.R. di Padova. La cippatrice è una macchina che tritura e fresa ceppi di ogni dimensione per renderli segatura e realizzare pellet per stufe. Era stata messa in vendita su un sito on line.
I carabinieri in borghese hanno fatto finta di essere interessati all’acquisto e una volta preso contatto con un venditore, sono stati prima condotti a Santa Margherita d’Adige (Pd) e successivamente presso una ditta di scavi e demolizioni di Lendinara. Dentro al capannone dell’azienda c’era la macchina operatrice e gli altri macchinari idraulici rubati allo stesso imprenditore padovano. A quel punto i carabinieri si sono qualificati e hanno individuato tutti i componenti della tentata ricettazione. I macchinari sono stati restituiti al legittimo proprietario che, incredulo e rassegnato, ha vivamente ringraziato i carabinieri.
DOLO – Un bandito a volto scoperto e armato di coltello ha rapinato un 18enne di Dolo del portafoglio e di uno strumento per eseguire rilevazioni ambientali. E’ successo mercoledì mattina a Dolo, nei pressi delle piscine di viale dello Sport. Il giovane era appena sceso dal suo furgone dopo averlo parcheggiato in via Pasteur. Una persona a viso scoperto gli si è avvicinato e dopo avergli puntato contro un coltello gli ha chiesto di consegnargli il portafoglio, contenente solo 50euro. Il bandito ha parlato in un italiano con accento straniero, tipico dei paesi dell’est europeo. Non contento si è fatto anche consegnare quello che pensava fosse un cellulare. Invece si tratta di uno strumento usato per fare rilevazioni ambientali e non commerciabile. Il bandito è fuggito a piedi lasciando il giovane frastornato. Il 18enne, un volta rimessosi dallo spavento, ha presentato denuncia ai carabinieri della Tenenza di Dolo, che ora stanno cercando di individuare il rapinatore.

L'ASSESSORE REGIONALE LUCA COLETTO " BATTEZZA " LA NUOVA RISONANZA MAGNETICA A MIRANO

L’assessore regionale alla sanità Luca Coletto “battezza” la nuova RM della Ulss 13: una macchina all’avanguardia di cui Mirano si è dotata per prima in Italia nel 2016 La Radiologia di Mirano è stata la prima in Italia, nel corso del 2016, ad installare – con una gara pubblica nazionale - una risonanza di questo tipo: ovvero una strumentazione di ultima generazione, che esprime il massimo della tecnologia diagnostica riuscendo ad esaminare efficacemente sia le persone obese che chi soffre di claustrofobia. Non solo, grazie a questa grande macchina, che Mirano attendeva da ben dodici anni, i medici radiologi della Ulss 13 da oggi potranno eseguire studi specifici (di terzo livello)- che prima demandavano ad altre strutture ospedaliere - sulla prostata e sulla mammella, oltre che sugli altri organi e apparati. Oltre a Mirano, altre dodici strutture ospedaliere italiane, con la medesima gara pubblica, quest’anno hanno ricevuto o stanno per installare questa stessa macchina. “Oggi, questa Azienda sanitaria – ha commentato il direttore generale della Ulss 13 Giuseppe Dal Ben – vanta, nella sede della Radiologia di Mirano, di una macchina che può essere paragonata ad una Ferrari. E tutto questo grazie al finanziamento che ha stanziato la Regione Veneto di circa 900mila euro, come prova tangibile della sua attenzione verso i cittadini e i loro bisogni, e della volontà di potenziare la sanità di questo territorio”. La nuova apparecchiatura, che è stata inaugurata oggi dall’Assessore Regionale alla Sanità Luca Coletto, e che da domani sarà operativa 13 ore al giorno per i nostri cittadini, è una risonanza da 1,5 tesla, che pesa 5 tonnellate. Ha una apertura (bore) di 70 cm che permette di eseguire l’esame anche su pazienti con un giro vita che supera i 200 centimetri. Una macchina compatta, che permette al paziente claustrofobico di veder l'esterno e di poter quindi eseguire l'indagine senza ansia e stress. La nuova risonanza è arrivata a Mirano sabato 24 settembre, nel frattempo sono continuati i lavori di adeguamento strutturale e impiantistico dei locali. Il passaggio dalla vecchia alla nuova risonanza di Mirano è avvenuto senza mai interrompere il servizio diagnostico, garantendo cioè gli esami (sia per i pazienti ricoverati che per gli esterni) grazie l’adozione di una risonanza magnetica su mezzo mobile, con percorso protetto, che era posizionata nell’area prospiciente la nuova Dialisi. "Si tratta di una risonanza innovativa e altamente performante - ha ricordato il primario di Radiologia della Ulss 13 Andrea Bruscagnin - che garantisce una tecnologia adatta a quesiti diagnostici complessi in ambito cardiologico, urologico, neurologico, toraco-addominale e anche senologico. Con questa nuova strumentazione potremo finalmente eseguire degli studi su alcuni organi che prima non era possibile fare, in particolare dando risposte al territorio sulle cosiddette Breast Unit e Prostate Unit, le nuove organizzazioni multidisciplinari messe in campo per contrastare i tumori alla mammella e alla prostata”. Ogni settimana a Mirano vengono esaminati con la Rm circa 140 utenti (tra esterni e pazienti interni) e all’anno si contano circa 8mila gli esami eseguiti (più altri 10mila circa che vengono eseguiti con la RM di Dolo).

lunedì 31 ottobre 2016

PRINCIPIO DI INCENDIO IN UNA SEDE DI DI RIVIERA XX SETTEMBRE

Principio di incendio in una sede di Riviera XX Settembre: l’Azienda Sanitaria valuta i danni e riorganizza il servizio (31.10.16) Grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco sono state subito domate le fiamme che si sono sviluppate in uno dei locali della palazzina di Riviera XX Settembre a Mestre, sede del Servizio Età Evolutiva del Distretto 2 dell’Ulss 12.
L’allarme è stato dato dagli operatori presenti nella palazzina nel pomeriggio di oggi, allertati dall’odore di fumo proveniente dal locale al piano terra. Gli operatori hanno fatto uscire gli utenti presenti, e hanno poi lasciato l’edificio, alcuni ricorrendo all’aiuto dei pompieri intervenuti per contenere le fiamme, senza alcun danno fisico per le persone coinvolte. L’incendio ha bruciato il contenuto di una stanza, adibita a magazzino, per cause da accertare. La Direzione dell’Ulss 12, presente questo pomeriggio a seguire l’evolvere della situazione, è ora impegnata per valutare in breve tempo i danni – la tempestività con cui sono intervenuti i Vigili del Fuoco ha evitato che l’incendio si propagasse, ma i locali adiacenti necessiteranno di un intervento di pulizia e di risanamento – e a riorganizzare il Servizio in modo che siano limitati al minimo i disagi per l’utenza.

MALTRATTA RIPETUTAMENTE LA MOGLIE ED OPPONE RESISTENZA ALL’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE: ARRESTATO

MALTRATTA RIPETUTAMENTE LA MOGLIE ED OPPONE RESISTENZA ALL’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE: ARRESTATO
Una donna ha chiamato il 113 ieri dalla propria abitazione in Mestre, chiedendo aiuto perché proprio in quel momento il marito la stava picchiando. Due le Volanti della Questura immediatamente, raggiunte anche da un equipaggio del NORM dei Carabinieri. Si appurava immediatamente, sul posto, che la donna era stata effettivamente maltrattata dal marito e convivente. L’uomo dimostrava fin da subito un atteggiamento ostile ed aggressivo anche nei confronti dei poliziotti operanti, dapprima gridando dalla finestra, nei loro confronti, insulti con linguaggio volgare, e successivamente, all’interno dell’appartamento,proferendo minacce di morte rivolte sia nei confronti degli esponenti delle forze dell’ordine, sia nei confronti della moglie. Opponeva, inoltre, violenta resistenza ai poliziotti che tentavano di bloccarlo per arginarne la pericolosità e l’incontrollabilità. I poliziotti riuscivano infine a bloccare l’uomo, che veniva tradotto presso gli uffici della Questura, ove si procedeva al suo formale arresto per resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti, anche pregressi, alla donna, che lo denunciava. Veniva, inoltre, deferito all’autorità giudiziaria anche per minacce aggravate ed oltraggio a pubblico ufficiale. L’uomo è stato tradotto presso il Carcere di Santa Maria Maggiore, nelle more dell’udienza di convalida dell’arresto che si è tenuta nella mattinata odierna: l’autorità giudiziaria ha convalidato la misura ed ha disposto il mantenimento in carcere del soggetto, rinviando a successiva udienza per giudizio direttissimo.

sabato 29 ottobre 2016

RAPINA AGGRAVATA IMPROPRIA A MESTRE, UN ARRESTO


Nel pomeriggio di giovedì scorso gli operatori delle volanti di PS si portavano a Mestre in via Nazario Sauro, in quanto era stato fermato in strada un uomo resosi responsabile del furto di un telefono all'interno di una delle postazioni del mercato fisso in via Fapanni. Gli agenti sul posto notavano subito un gruppo di persone che accerchiavano il malfattore il quale si era reso responsabile del furto di un telefono cellulare. L’uomo, ancor prima che i poliziotti scendessero dall’auto di servizio, infrangeva su un muretto una bottiglia di vetro che teneva in mano, iniziando ad autolesionarsi con il vetro e a brandire il collo spezzato della bottiglia contro le persone che gli stavano intorno, per poi darsi alla fuga in direzione di Villa Querini. L’uomo veniva rincorso a piedi, e dopo un breve inseguimento gli operatori riuscivano a fermarlo e a identificarlo per B.J.A. nato nel 1980 in Tunisia. Una volta fermato, gli agenti ricostruivano i fatti anche grazie ai racconti dei presenti. B.J.A., dopo aver consumato il furto di un cellulare all’interno di uno dei box (vendita di prodotti ittici), veniva scoperto dal titolare -e proprietario del telefono cellulare- che fermava il malfattore aiutato da alcuni passanti: quest’ultimo però riusciva nuovamente ad allontanarsi anche grazie alle minacce dal possesso della bottiglia infranta. Quindi gli agenti accompagnavano il soggetto negli uffici della Questura, e su disposizione del magistrato di turno provvedevano ad arrestarlo per il reato di rapina aggravata impropria con l’uso di arma e lo deferivano inoltre per il reato di false dichiarazioni sull’identità personale rese a pubblico ufficiale, dato che aveva tentato di dichiarare un nome del tutto diverso dal proprio, nell’evidente tentativo di non essere identificato.

PSORIASI, MALATTIA DEI TEMPI MODERNI: A VENEZIA SI CURA CON LA PSICOTERAPIA

Una patologia che isola, che porta le persone quasi a nascondersi, o a nascondere la parti del corpo malate: è la psoriasi, malattia diffusa, difficile da affrontare per le sue complicanze psicologiche, ma che a Venezia viene affrontata anche con le più avanzate tecniche di psicoterapia, personale e di gruppo. “Chi è colpito dalla psoriasi – spiega il Primario di Dermatologia dell’Ulss 12, Massimo Donini, nella Giornata mondiale della patologia – evita di mostrarsi, ha difficoltà d’estate e al mare, ma anche sul lavoro e in pubblico; a volte addirittura fatica a stringere la mano altrui. Sente, o immagina, le difficoltà dei suoi interlocutori che notano sulla pelle la sua malattia. La tendenza all’isolamento, nelle persone affette da psoriasi, è accentuata da pregiudizio, ancora purtroppo diffuso, che la malattia sia contagiosa. Lo ‘stigma’, cioè l’isolamento e la diffidenza degli altri, porta il malato di psoriasi a veder scemare la propri autostima: diventa più vulnerabile emotivamente e più soggetta ad ansia, depressione e stress, che, come è noto, sono legate all’aggravamento della patologia. Inoltre, più aumenta l’ansia, l’isolamento e la depressione, meno il paziente è in grado di affrontare la malattia: perde fiducia nella cura, e la segue con minore regolarità; si arrende in sostanza ad una patologia che invece va affrontata con decisione, attenzione, determinazione”. Per curare la psoriasi, quindi, è fondamentale fornire ai pazienti le migliori terapie disponibili, farmacologiche e fisiche, ma anche un supporto sul piano psicologico : per questo la Dermatologia dell’Ulss 12 ha messo in atto due attività di psicoterapia, due percorsi di attenzione al risvolto psicologico della malattia. Il primo percorso è lo “spazio di ascolto” attivo per tutti i pazienti che ne hanno bisogno presso l’Ospedale Civile di Venezia ogni lunedì mattina: “Attraverso quattro incontri – spiega la dottoressa Antonella Demma, psicoterapeuta della Dermatologia dell’Ulss 12 – si compie un’analisi approfondita della situazione psicologica del paziente. Al termine dei quattro colloqui siamo in grado di avere un quadro chiaro dell’eventuale disagio su questo fronte, e di indirizzare il paziente, se necessario, ad un percorso di cura specialistico”. Lo “spazio di ascolto” così strutturato, e attivo dal 2008, è un’iniziativa della Dermatologia dell’Ulss 12 Veneziana in collaborazione con l’Università di Padova, Facoltà di Psicologia: una quarantina le persone che ne usufruiscono ogni anno. Il secondo percorso è realizzato in collaborazione con l’Associazione per la Difesa degli Psoriaci (ADIPSO) ed è un ciclo di dodici incontri serali, a cadenza quindicinale, a cui i pazienti partecipano in gruppo, insieme al dermatologo ospedaliero e allo psicoterapeuta. “Durante questi incontri – spiega la dottoressa Demma – i pazienti affetti da psoriasi hanno la possibilità di confrontarsi, in gruppi di dieci/dodici, con persone che hanno la stessa patologia, e anche di dialogare liberamente, al di fuori della stretta attività ambulatoriale, con gli stessi medici che poi li hanno in cura nella sede ospedaliera, ottenendone un potente effetto terapeutico”. “Con queste iniziative di alta specializzazione la Dermatologia dell’Ulss 12 – commenta il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – affronta una ‘malattia dei tempi moderni’, andando ad agire anche sui suoi importanti risvolti psicologici. Non più risposte evasive o sconsolate di fronte ad aspetti di cui il medico non sa intervenire; ma al contrario risposte strutturate in cui le specialità della medicina si integrano per curare al meglio, con particolari percorsi terapeutici che danno ogni anno una risposta a decine e decine di pazienti, realizzati attraverso collaborazioni che pongono la nostra Unità Operativa in prima linea, sia nello studio scientifico della patologia, sia nella diretta applicazione di questo studio al servizio dell’utente malato”.