sabato 29 novembre 2014

CONCLUSO IL PRIMO TEST DI SOLLEVAMENTO DELLE PARATIE DEL MOSE DAVANTI ESPERTI INTERNAZIONALI

le paratoie del mose tutte alzate --> SISTEMA MOSE: CONCLUSO IL PRIMO TEST DI SOLLEVAMENTO DELLE PARATOIE DAVANTI A ESPERTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI Si sono concluse le due giornate del test di sollevamento delle 21 paratoie del Mose alla bocca di Lido nord programmate dall’ing. Roberto Daniele, presidente del Provveditorato ai lavori pubblici del Triveneto assieme al direttore generale del Consorzio Venezia Nuova, ing. Hermes Redi. Tutte le prove tecniche finora svolte hanno confermato la perfetta operatività del Sistema per la salvaguardia di Venezia permettendo di verificare gli impianti, le procedure di sollevamento e il rispetto di tutte le condizioni necessarie al movimento delle paratoie. Il Consorzio Venezia Nuova auspica che questi test, che si sono svolti sotto lo sguardo attento di tantissimi tecnici italiani e stranieri, che a vario titolo si sono confrontati con il progetto, riportino l’attenzione sull’opera in sé, distinguendo il lavoro dalle vicende emerse dalle indagini della magistratura. Con queste prove si è evidenziata non solo la bontà del progetto, ma anche l’”eleganza” dell’opera di ingegneria e il buon lavoro svolto, in questi ultimi tempi di emergenza, che ha permesso e garantito la continuità dei cantieri e dei finanziamenti, assicurando alle maestranze il posto di lavoro, e restituendo a tutti l’orgoglio di contribuire al completamento di un’opera per la salvaguardia di Venezia. Le 21 paratoie alloggiate sui cassoni nel fondo del mare alla bocca di Lido nord hanno funzionato esattamente come progettualmente previsto. La precisione della posa e le ridottissime tolleranze, il funzionamento di tutte le cerniere, il controllo angolare, la capacità di regolazione dei volumi di aria immessi e il comportamento in fase di completa chiusura della bocca sono motivo di approfondimento e di studio per confermare le assunzioni progettuali e coglierne indicazioni per eventuali miglioramenti nelle fasi successive di lavoro sulle altre bocche. il presidente Roberto daniele --> Andy Batchelor, direttore del Centro operativo del Thames Tidal Defence di Londra ha detto: “seguiamo con grande interesse questo progetto da più di sei anni. Ora lo vediamo diventare realtà. Assistere oggi alle barriere in esercizio è stato assolutamente fantastico!” Marc Walraven, direttore della barriera Maeslant di Rotterdam ha dichiarato: “il Mose è particolarmente innovativo e può essere molto utile per arricchire la nostra esperienza. Da parecchi anni siamo colleghi degli esperti del Mose e condividiamo le problematiche e le soluzioni. Il lavoro collettivo nell’ambito di I-Storm, l’associazione internazionale dei gestori di dighe e barriere, è molto utile perché ci permette di apprendere gli uni dagli altri. Per me è un onore essere qui, a Venezia, a vedere il Mose già in azione.” Ai due test - del 28 e 29 novembre - hanno partecipato circa 300 persone tra esperti internazionali, tecnici italiani e progettisti oltre a operatori e personale delle aziende realizzatrici. Il Consorzio ringrazia tutti coloro che, a vario titolo, dalle forze dell’ordine alla Capitaneria di Porto, dai Vigili del Fuoco alle maestranze di supporto, hanno permesso di accedere al cantiere di Lido e di poter offrire l’occasione di vedere quanto è già realizzato di questa prestigiosa opera pubblica, tutta italiana.

giovedì 13 novembre 2014

SISTEMA MOSE: PRIMA PROVA COMPLETA DI NAVIGAZIONE PER IL JACK-UP

--> Mentre la prima schiera di paratoie del Mose veniva sollevata alla bocca di Lido, contemporaneamente il Jack-Up è stato portato in mare e ha superato positivamente le prove di navigazione previste dal Registro Italiano Navale “RINa”. Lo speciale pontone, che servirà alla sostituzione proprio delle paratoie in occasione delle periodiche manutenzioni, è salpato dall’Arsenale il giorno di San Martino, 11 novembre, verso le 9:30, passato per la bocca di porto di Lido e tornato al suo pontile intorno alle 16:00. Il Jack-Up è un vero e proprio mezzo navale, equipaggiato con un sistema di posizionamento collegato al sistema di propulsione: è quindi in grado di navigare e posizionarsi in modo autonomo, senza necessità di rimorchiatori o di mezzi di ancoraggio. Ormeggiato al suo pontile all’Arsenale di Venezia, da lì il Jack-Up è uscito in mare attraverso la bocca di porto di Lido, ha percorso tratti via mare compresi tra la bocca di Lido e la bocca di Malamocco alla velocità media di 5 nodi orari mantenendo la navigazione al 100% dei giri dei propulsori. A bordo, guidati dall’equipaggio composto dal comandante Alessandro Biasibetti, il direttore di macchina e i marinai, i tecnici addetti alle misurazioni delle prove e il personale tecnico della propulsione e del sistema di posizionamento dinamico. Il Jack-Up è rimasto in mare per oltre 5 ore per verificare la manovrabilità del mezzo: sono stati effettuati test di evoluzione, di fermata e di marcia indietro e l’arresto di emergenza. Il Jack-Up è uno speciale pontone formato da due semiscafi connessi fra loro: grazie all’innesto di un modulo intermedio, potrà allungarsi o accorciarsi a seconda delle paratoie che dovrà trasportare e agganciare, le quali hanno misure diverse, proporzionali alle profondità dei canali dove vengono installate. Le dimensioni in lunghezza del Jack-Up variano dai 69,6 metri della configurazione “lunga” ai 60,25 metri di quella corta, la larghezza è di 30,25 metri, in altezza arriva a 4,6 metri. Quando il Jack-Up arriva in posizione sopra il cassone, quattro speciali “gambe” alte 26 metri vengono calate fino a raggiungere il fondale. Una volta appoggiato sulle gambe, lo scafo viene sollevato, per garantire la massima stabilità ed evitare oscillazioni dovute al moto ondoso. Al termine dell’installazione lo scafo del Jack-Up viene riabbassato, si sollevano le gambe di appoggio e il mezzo riprende l’assetto di navigazione per il rientro alla base operativa all’Arsenale.

venerdì 7 novembre 2014

DICHIARAZIONE DI MAURO FABRIS, PRESIDENTE DEL CONSORZIO VENEZIA NUOVA

DICHIARAZIONE DI MAURO FABRIS, PRESIDENTE DEL CONSORZIO VENEZIA NUOVA --> Prenderò atto con il dovuto rispetto, che mi deriva dalla lunga pratica istituzionale, delle decisioni che saranno prese dalle Autorità preposte. Lo farò con il rammarico ma anche con la serenità che mi deriva dall’essere riuscito a creare in 15 mesi di presidenza del Consorzio Venezia Nuova, svolta in un contesto di assoluta turbolenza, le condizioni – niente affatto scontate – per la continuità della realizzazione del Mose, un’opera destinata a salvare quel patrimonio dell’umanità che sono la città e la laguna di Venezia. Quello del completamento dell’opera più complessa che sia mai stata realizzata è sempre stato l’unico obiettivo che mi sono preposto, e se la decisione di commissariare il CVN dovesse rivelarsi la condizione necessaria per la sua ultimazione nei tempi programmati e con lo stanziamento delle risorse previsto, sarò il primo a salutare con favore questa decisione. Tuttavia, mi preme sottolineare che – come correttamente rileva lo stesso documento inviato dall’Anac al Prefetto di Roma per le opportune valutazioni – nessun addebito mi è mai stato rivolto dalla Magistratura inquirente. Mauro Frabris Così come mi preme rimarcare che le attività di cui ai fatti antecedenti la mia nomina citati dall’Anac – anch’esse mai oggetto di alcun rilievo giudiziario – testimoniano soltanto che ho svolto a più riprese, sempre in momenti in cui non avevo incarichi politici e istituzionali, un regolare lavoro di rappresentanza dei legittimi interessi del CVN nei confronti dei suoi stakeolders; cosa pubblicamente nota. E che anzi, ritengo, sia stata proprio all’origine della proposta che a suo tempo mi venne fatta di presiedere il Consorzio: estraneo a qualunque vicenda illecita ma conoscitore della materia, vista la complessità delle problematiche amministrative, industriali, societarie e politiche che accompagnano la realizzazione del Mose. Se poi questo non rende sufficiente la discontinuità, pur a mio avviso straordinaria, messa in campo con la mia nomina, con la separazione delle funzioni di presidente e direttore – in precedenza unite in una sola persona – con il rinnovo del Consiglio direttivo del Consorzio e di molte figure del management, oltre che con la costituzione come parte lesa del “nuovo” CVN, non potrò che prenderne atto. Mauro Fabris Presidente Consorzio Venezia Nuova

giovedì 6 novembre 2014

SISTEMA MOSE: PROVA DI SOLLEVAMENTO PARATOIE ALLA BOCCA DI PORTO DI LIDO NORD

--> Alzate altre 7 paratoie del Mose alla bocca di porto di Lido per verifiche tecniche. Il test di sollevamento progressivo è funzionale alla chiusura dell’intera barriera di 21 paratoie nel canale di Lido Treporti già programmata durante il mese di novembre. Le paratoie sono risultate perfettamente funzionanti. L’effetto estetico di colorazione delle paratoie è dovuto al deposito di uno strato di limo e di microorganismi facilmente rimuovibile con una spugna o con un idrogetto di bassa potenza. Tutte le strutture e gli allestimenti in acciaio delle paratoie vengono sottoposti a trattamenti anticorrosivi mediante cicli di pitturazione, oltre alla protezione catodica con anodi sacrificali; tecnica normalmente utilizzata per opere meccaniche a contatto con acqua e in movimento. Le paratoie hanno inoltre un rivestimento antivegetativo. Alle continue verifiche eseguite sulle prime paratoie collocate negli alloggiamenti di Lido Treporti sono state apportate migliorie al sistema di verniciatura ed è stata monitorata l’efficacia di diversi tipi di vernici. In queste giornate di acqua alta la Control Room del Consorzio Venezia Nuova sta simulando il funzionamento delle barriere mobili come se le tre bocche di porto fossero già attrezzate con le paratoie completamente funzionanti. Di seguito la simulazione di sollevamento delle barriere: Mattina del 05.11.2014 ore 10:00 – marea a 115 cm presso Punta della Salute Il Mose sarebbe stato chiuso, come da procedura ordinaria, a quota 100 cm a Punta della Salute, alle ore 7:50 e sarebbe stato riaperto all’equilivello a Lido alle ore 10:25. Sera del 05.11.2014 ore 22:00 – marea a 121 cm presso Punta della Salute Il Mose sarebbe stato chiuso, come da procedura ordinaria, a quota 90 cm a Punta della Salute, alle ore 19:00 anche in considerazione della forte pioggia. Si sarebbe riaperto all’equilivello al Lido alle ore 23:45. Il livello in laguna non avrebbe superato i 95 cm. Mattina del 06.11.2014 ore 9:45 – marea a 103 cm a Punta della Salute Il Mose sarebbe stato chiuso, come da procedura ordinaria, a quota 100 cm a Punta della Salute, alle ore 9:00 e riaperto alle 9:45. Sera del 06.11.2014 ore 23:00 circa – PREVISIONE marea a 115 cm a Punta della Salute Secondo le previsioni attuali (ore 16:30) le paratoie potrebbero essere sollevate alle ore 21:00 a quota 100 per essere riaperte alle 23:30. In allegato un grafico che spiega l’andamento della marea nelle giornate del 5 e del 6 novembre: in azzurro la curva effettiva della marea e in rosso la previsione del prossimo evento di marea. Il tratteggio nero indica il livello dell’acqua in laguna a seguito del sollevamento delle paratoie.

domenica 2 novembre 2014

FAMIGLIA DELLO SPACCIO:ARRESTATI PADRE, MADRE E FIGLIO

DOLO (VE) – LA FAMIGLIA DELLO SPACCIO: ARRESTATI PADRE, MADRE E FIGLIO. Maniero Giorgio e Federico e Galesso Antonella --> I CONTROLLI SEMPRE PIU’ INTENSI DA PARTE DEI MILITARI DELLA TENENZA DI DOLO HANNO PERMESSO DI EFFETTUARE L’ENNESIMO ARRESTO NEL GIRO DI POCHISSIMI GIORNI. QUESTA VOLTA IL TURNO E’ TOCCATO AD UNA INTERA FAMIGLIA DI CAMPONOGARA PER DETENZIONE DI SOSTANZA STUPEFACENTE AL FINE DELLO SPACCIO. I FATTI SONO ACCADUTI ATTORNO ALLE ORE 22.15 CIRCA DEL 02.11.2014, QUANDO UNA PATTUGLIA DELLA TENENZA INSOSPETTITA DAI ALCUNI STRANI MOVIMENTI, BLOCCAVA UN GIOVANE, SUCCESSIVAMENTE IDENTIFICATO IN MANIERO FEDERICO, NATO A DOLO IL 22.08.1996, RESIDENTE A CAMPONOGARA, STUDENTE, INCENSURATO. IL PREDETTO, IN VIA MAZZINI, VENIVA AVVICINATO DA UNA PERSONA A BORDO DI UNA AUTOVETTURA CON LA QUALE SCAMBIAVA QUALCOSA DALLA PORTIERA LATO PASSEGGERO. ALLA VISTA DEI MILITARI, L’AUTOVETTURA RIPARTIVA VELOCEMENTE, MENTRE IL RAGAZZO TENTAVA INVANO LA FUGA A PIEDI. SPONTANEAMENTE IL GIOVANE CONSEGNAVA UN INVOLUCRO CON ALL’INTERNO 11 GR. DI SOSTANZA STUPEFACENTE DEL TIPO MARIJUANA E, ALLE SUCCESSIVE DOMANDE VOLTE A CAPIRE CHI VI FOSSE STATO ALL’INTERNO DELL’AUTOVETTTURA ALLONTANATASI, IDENTIFICAVA L’AUTOMOBILISTA NELLA MADRE. I MILITARI, QUINDI, PROCEDEVANO ALLA PERQUISIZIONE DOMICILIARE DEL MANIERO FEDERICO CON ESITO POSITIVO. I GENITORI MANIERO GIORGIO, NATO A DOLO IL 10.09.1961, RESIDENTE A CAMPONOGARA, ARTIGIANO, PREGIUDICATO, E GALESSO ANTONELLA, NATA A CAMPONOGARA IL 02.08.1959, IVI RESIDENTE, CASALINGA, INCENSURATA, INFATTI, ASSOLUTAMENTE NON MERAVIGLIATI ALLA VISTA DEI CARABINIERI, APPROFITTAVANO DEL TEMPO IMPIEGATO AL PERSONALE OPERANTE PER BLOCCARE, IDENTIFICARE E INDAGARE SUL POSSESSO ILLECITO DELLO STUPEFACENTE DA PARTE DEL PROPRIO FIGLIO, PER RECUPERARE E TENTARE DI DISFARSI DI CIRCA KG.2 DELLA STESSA SOSTANZA, NASCOSTA NELLA SOFFITTA DELL’APPARTAMENTO, ALL’INTERNO DI DUE GROSSI SCATOLONI. RECUPERATO IL PRODOTTO, PRESSO LA TENENZA DI DOLO, SI EVINCEVA CHE LA QUANTITA’ RECUPERATA CONSISTEVA IN N. 1 INVOLUCRO DEL PESO DI 11,0 GR E N. 3 SACCHI NERI DEL PESO COMPLESSIVO DI 1920,0 GR.. TUTTA LA FAMIGLIA VENIVA TRATTA IN ARRESTO E, SU DISPOSIZIONE DELL’A.G., TRADOTTA PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI SANTA MARIA MAGGIORE (PADRE E FIGLIO) E GIUDECCA (MADRE).