venerdì 28 luglio 2023

254 ASPIRANTI MEDICI DI FAMIGLIA A VENEZIA: UN BACINO DI TALENTI INTERNAZIONALE

(27/7/2023) La carica dei 254 aspiranti medici di famiglia a Venezia è arrivata in meno di tre settimane, via mail, da tutto il mondo. Dai cervelli in fuga che desiderano tornare in Italia alle decine di dottoresse iraniane che vogliono fuggire dalla situazione complicata in patria

Basterebbe un ventesimo delle candidature arrivate a saturare l'intero fabbisogno di medici di base in Laguna dei prossimi anni.


Il numero totale, chiaramente, comprende professionisti la cui aspirazione non potrà essere esaudita a causa di scogli linguistici o normativi, ma nell’insieme la campagna potrà garantire importanti nuovi ingressi per la medicina generale di Venezia.


La graduatoria

A selezioni chiuse ieri, una graduatoria preliminare stilata dagli uffici dell'Ulss 3 Serenissima ha riconosciuto già i primi 11 professionisti idoneiinsediabili da oggi fino al 2025 (man mano che si avvicendano i pensionamenti dei medici uscenti) in qualità di dottori di famiglia nella città più bella del mondo, come recita la campagna di comunicazione dell'azienda sanitaria veneziana che li ha chiamati a rapporto.


"Le restanti candidature rimangono tesoro inestimabile su cui l'azienda sta continuando a lavorare e che andranno pian piano ad arricchire e ad aggiornare la nostra graduatoria - dice il direttore generale dell'azienda sanitaria veneziana Edgardo Contato -, allo scopo sia di coprire altri territori dell'azienda, che di assegnare altri futuri incarichi, che di proporre ruoli in altre specialità carenti, che di condividere questo bacino di professionisti, quasi introvabili altrove, con altre aziende sanitarie bisognose di medici".


Medici italiani

Gli aspiranti medici di famiglia italiani sono 123La metà proviene dal norduno su cinque dal centrotre su dieci dal sud, di cui solo uno dalla Campania.


Medici europei

Allargando lo sguardo all'Europa, le candidature oltre a quelle italiane sono 13, di cui due dalla Franciadue dalla Macedonia del nord, uno dall'Albania, uno dalla Germania, uno dalla Polonia, uno dalla Repubblica Ceca, uno dalla Serbia, uno dalla Spagna, uno dalla Svizzera, uno dalla Turchia, uno dall'Ungheria.


Medici asiatici

Due medici si sono proposti dal Vietnam.


Medici africani

Un medico ha inviato la sua candidatura dall'Egitto


Medici americani

Le candidature arrivate dall'America sono 30, di cui una dagli Usa7 dal Venezuela6 dall'Argentina6 dal Brasile, 3 dalla Bolivia, 2 dalla Colombia, 2 dal Nicaraguauno da Cubauno dall'Ecuador e uno dal Paraguay.


Medici mediorientali

Un medico si candida dall'Iraquno da Israele. Dall'Iran sono arrivate invece 62 candidature.


Il fenomeno e le storie delle dottoresse iraniane

La maggioranza dei 62 curriculum arrivati dall'Iran sono di donne medico, spesso iper qualificate. Alcune di loro confidano, al telefono, di voler fuggire dal clima che le sta travolgendo nel loro Paese.

«Lavoro da tre anni come medico di famiglia in Iran. Parlo fluentemente inglese. Amo Venezia», si candida una.

«Sono un medico altamente qualificato con esperienza in diversi ospedali. Molto motivata. Parlo bene la lingua inglese», scrive all'Ulss 3 un'altra.

«Sono specialista e professoressa universitaria. La mia esperienza potrebbe essere preziosa per il lavoro da voi» invia una terza.

«Sono sposata e madre di una bambina. Sono un medico generico iraniano e interessata a lavorare da voi», una quarta.

E continuano così a decine.


Cervelli in fuga "di ritorno"

Lontani ma desiderosi di tornare: ci sono anche cervelli italiani in fuga che vedono nel ruolo del medico di famiglia a Venezia un coronamento delle loro fatiche all'estero.

"Ho visitato 68 Paesi, molti dei quali per lavoro - scrive un professionista nato in Italia -. Sono stato inserito tra le «persone dell’anno» dal Time (2014, Combattenti dell’ebola) e sono

attualmente Medico Operativo presso la nave della Croce Rossa Italiana «Splendid». Ho ricevuto un riconoscimento Oms per il mio impegno contro l’ebola".

Oppure: "Vivo attualmente nel Regno Unito - scrive una dottoressa 34enne - ma sono interessata alla vostra proposta e a tornare in Italia. Ho già presentato domanda per la graduatoria".

E un altro: "Attualmente esercito in Svizzera, sono laureato in Italia con corso

di formazione in medicina generale e sono disponibile a rientrare in Italia. Ho già

presentato domanda tramite procedura Sisac".

E poi: "Attualmente opero in Germania, sono specializzato in cardiochirurgia, a breve farò l’esame per diventare medico di medicina generale in Germania, sono disponibile a rientrare in Italia".


Marito e moglie in doppia candidatura

Medico lui e medico leipiù coppie di professionisti si candidano insieme per cambiare vita, a Venezia.

"Lavoro in Iran da circa 20 anni, anche mia moglie è medico. Entrambi con doppia cittadinanza".

E ancora: "Sono medico di cura laureato nel 2006, vivo in Venezuela e con mia moglie, medico anche lei, siamo disponibili a venire in Italia".

E poi: "Siamo due medici argentini e stiamo preparando i documenti per il riconoscimento del titolo e la cittadinanza italiana e da 9 mesi stiamo imparando l'italiano".


“Non tutte le offerte ricevute dall’estero hanno chiaramente le potenzialità per diventare effettive nel nostro Paese - chiarisce il dg Contato -, per scogli linguistici e normativi (riconoscimento titoli e leggi sull’immigrazione). Si ringraziano comunque tutti i professionisti che hanno dimostrato interesse per il territorio veneziano e veneto”.






lunedì 24 luglio 2023

RISSE VIOLENTE E RAPINE A MESTRE: APPELLO ALL'ESERCITO PER LA SICUREZZA!

RISSE VIOLENTE E RAPINE A MESTRE: APPELLO ALL'ESERCITO PER LA SICUREZZA! Risse violente, coltellate e rapine stanno mettendo a dura prova la sicurezza a Mestre. Il caso è diventato così serio da attirare l'attenzione della premier Giorgia Meloni. I recenti episodi di violenza hanno portato i comitati cittadini a inviare una lettera ai vertici delle forze dell'ordine e alla presidente del consiglio per chiedere interventi immediati. Il problema della sicurezza è così grave che potrebbero essere valutate nuove chiusure di locali, come è già avvenuto per il bar "10mila" sulla riviera XX Settembre. La situazione, che coinvolge danni, aggressioni e accoltellamenti, sta anche causando una svalutazione degli immobili nella zona. Tra gli episodi recenti, si segnala l'attacco a due senegalesi in via Olivi, uno dei quali è in pericolo di vita. Inoltre, un giovane tunisino, già noto alle forze dell'ordine, ha creato scompiglio in via riviera XX Settembre con un coltello. L'allarme sicurezza è talmente grave che il gruppo Pd della Municipalità di Mestre denuncia la situazione di insicurezza anche nella centralissima piazza Ferretto. La situazione è così fuori controllo da suscitare appelli per un intervento urgente da parte delle istituzioni. Il Comitato ViviAmo Marghera sta proponendo un'indagine sulla percezione della sicurezza in città. Per alcuni, come il segretario comunale di Azione Venezia, Paolo Bonafè, la presenza dell'esercito potrebbe essere necessaria per garantire una maggiore sicurezza nelle strade e nei luoghi pubblici di Mestre. Fonte: Articolo di Antonella Gasparini, Il Corriere del Veneto.

giovedì 20 luglio 2023

COMUNICATO STAMPA: SERATA DI GRANDINE E MALTEMPO, DANNI E DIFFICOLTÀ ALL'OSPEDALE DI DOLO

COMUNICATO STAMPA: SERATA DI GRANDINE E MALTEMPO, DANNI E DIFFICOLTÀ ALL'OSPEDALE DI DOLO Dolo, 20 luglio 2023 - La serata di ieri si è rivelata estremamente complicata per i servizi sanitari dell'area di Dolo, in particolare per l'Ospedale cittadino, gravemente colpito da una violenta grandinata. Numerose vetrate sono state danneggiate, specialmente le facciate degli edifici esposte a nord. In particolare, l'ampia parete vetrata del Laboratorio, situato al piano terra del Monoblocco vecchio e esposto a nord, è stata completamente distrutta. Anche gli impianti collocati sui tetti degli edifici hanno subito danni considerevoli. La grandine ha colpito e danneggiato in modo diffuso le tettoie, le coperture e la segnaletica all'aperto. Fortunatamente, i reparti di degenza non hanno riportato danni diretti, ma gli allagamenti causati dalle vetrate in frantumi e i danni agli impianti hanno richiesto un'intensa attività di intervento da parte dei servizi tecnici e degli operatori delle pulizie, che si è protratta dalla serata di ieri fino alla giornata odierna. L'obiettivo è stato quello di tutelare gli impianti informatici, di riscaldamento e di condizionamento, e di ripristinare rapidamente il loro funzionamento dove si era verificata un'interruzione.
Le conseguenze sulla giornata di ieri sono state pesanti anche per il personale del Pronto Soccorso e del Suem118 dell'Ospedale. Il maltempo ha causato un notevole aumento degli accessi nella serata, ma, a causa delle interruzioni e delle difficoltà nell'operatività dei servizi informatici, il personale ha dovuto ricorrere all'accettazione manuale dei pazienti e alla gestione dei loro iter in modalità cartacea. Dopo un iniziale blocco dei PC, la rete informatica è stata parzialmente ripristinata, ma al momento persistono blocchi sporadici alla rete, ai telefoni e al sistema operativo. I mezzi dell'emergenza-urgenza hanno subito danni considerevoli, ma nonostante ciò, il personale ha continuato a garantire soccorsi e assistenza urgente, dimostrando un impegno incondizionato. Medici, infermieri, autisti e operatori sanitari del Pronto Soccorso e del Suem118 dell'Ospedale hanno dato la loro piena disponibilità a proseguire i propri turni di lavoro e, in alcuni casi, sono rimasti a disposizione anche oltre il turno di servizio, mettendo a rischio la propria incolumità personale e subendo ingenti danni alle proprie vetture personali parcheggiate all'esterno.
Un ringraziamento e un plauso vanno a tutti loro da parte della Direzione dell'Ospedale e dell'Azienda Sanitaria. Un sentito grazie va anche ai tecnici e agli addetti alle pulizie che hanno lavorato senza sosta dalla serata di ieri per ogni necessità. L'Ospedale di Dolo si sta attivamente occupando della situazione, lavorando per risolvere i danni e ripristinare al meglio le strutture e i servizi danneggiati. La collaborazione di tutto il personale e il supporto della comunità sono fondamentali in questo difficile momento.

martedì 18 luglio 2023

PRESIDENTE ZAIA: RINGRAZIAMENTI E COMPLIMENTI PER CAMBIO GUARDIA ALLA QUESTURA DI VENEZIA

Il Presidente Luca Zaia ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento al dottor Maurizio Masciopinto, che, dopo quattro anni di servizio come Questore, è stato nominato Prefetto.

Zaia ha elogiato il lavoro svolto dal dottor Masciopinto a vantaggio della sicurezza dei veneziani durante il suo incarico come Questore e gli ha fatto i complimenti per la prestigiosa nuova nomina.

Zaia ha dato il benvenuto al nuovo Questore, Gaetano Bonaccorso, che avrà l'onore di guidare la Questura di Venezia. Zaia ha sottolineato che il territorio della regione Veneto, con particolare riferimento a Venezia, è di estrema delicatezza, richiedendo un grande impegno per contrastare ogni forma di criminalità.

Ha anche evidenziato le qualità di Masciopinto, come la pragmaticità nel guidare la Polizia di Stato a Venezia e la capacità di comunicare e instaurare un rapporto positivo con i cittadini.

Zaia si è mostrato fiducioso che Bonaccorso saprà portare avanti l'eccellente lavoro del suo predecessore.

Ha sottolineato la disponibilità della Regione Veneto a collaborare con la Questura in ogni occasione possibile, sempre nel rispetto dei rispettivi ruoli istituzionali. Comunicato nr. 1235-2023 (PRESIDENTE)




venerdì 14 luglio 2023

GDF VENEZIA ESEGUE SEQUESTRO PREVENTIVO DI 140 MILA EURO NEI CONFRONTI DI UNO SPACCIATORE

La Guardia di Finanza di Venezia ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dalla Procura della Repubblica nei confronti di uno spacciatore di droga.

Lo scorso marzo, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Venezia, avevano sequestrato oltre 5 kg di hashish e marijuana e arrestato un individuo coinvolto nell'importazione di sostanze stupefacenti dalla penisola iberica tramite spedizioni postali internazionali.

Lo stupefacente era verosimilmente destinato ad essere ceduto a vari clienti dimoranti nella Provincia di Venezia, sia per uso personale che per ulteriori cessioni.

Successivamente sono state effettuate perquisizioni in diverse località, tra Mestre, Venezia, Marcon e Jesolo durante le quali sono stati rinvenuti ulteriori stupefacenti, denaro contante, bilancini di precisione e attrezzature per il confezionamento.

Complessivamente, sono stati sequestrati stupefacenti che avrebbero fruttato guadagni illeciti di almeno 60.000 euro. Inoltre, è emerso che l'arrestato aveva ottenuto notevoli vincite nel gioco d'azzardo utilizzando parte dei proventi della vendita della droga.

Di conseguenza, è stato emesso un decreto di sequestro preventivo che ha portato al vincolo di ulteriori 140.000 euro. Tale misura è stata adottata per evitare la dispersione del denaro considerando l'abilità dell'individuo nell'utilizzo di criptovalute e i suoi continui e continuati contatti con ambienti criminali.




giovedì 13 luglio 2023

GDF VENEZIA: CONTROLLI IN TUTTA LA PROVINCIA NEL SETTORE DEL GIOCO ILLEGALE. 21 ESERCIZI CONTROLLATI, 11 LE VIOLAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO RISCONTRATE.

La Guardia di Finanza, in collaborazione con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha condotto un piano coordinato di interventi per contrastare il gioco illegale e irregolare nella provincia. 

Durante l'operazione, sono stati controllati 21 esercizi commerciali, tra cui bar, ristoranti, sale slot e tabaccherie, al fine di verificare condotte illecite legate agli apparecchi di gioco, l'offerta illecita di scommesse e il gioco minorile. 

L'attività ha portato alla contestazione di 11 violazioni amministrative e all'imposizione di sanzioni pecuniarie per oltre 100.000 euro. Tra le violazioni riscontrate, è emerso che alcuni apparecchi di gioco erano mantenuti accesi durante l'orario di interruzione quotidiana, in violazione delle disposizioni normative, e sono state riscontrate anche altre infrazioni alle regole locali. 

Il settore del gioco pubblico rappresenta un interesse significativo per la criminalità economica e comporta rischi per l'Erario, il benessere sociale e la salute dei giocatori. La Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli continuano a impegnarsi per preservare la legalità e tutelare i soggetti coinvolti nell'industria del gioco regolare e i giocatori stessi.



venerdì 7 luglio 2023

OBIETTIVO DELLA SANITÀ VENETA ABBATTERE LE LISTE DI ATTESA

Con una deliberazione approvata lo scorso 4 luglio, la Giunta regionale del Veneto è intervenuta ancora una volta per affrontare le criticità legate alle liste di attesa per le prestazioni sanitarie.

L'Assessore regionale alla sanità, Manuela Lanzarin, ha annunciato l'approvazione di un provvedimento che destina ulteriori 29 milioni di euro per ridurre le liste di attesa e garantire una risposta adeguata alle esigenze di salute dei cittadini veneti.

Il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa è il quadro di riferimento che richiede alle Aziende Sanitarie di conoscere e monitorare i bisogni e le priorità assistenziali dei pazienti, nonché l'offerta di prestazioni fornite. Responsabili dell'attuazione dei Piani Operativi per programmare le attività e mettere a frutto le risorse assegnate sono le stesse Aziende ULSS regionali, 9 in Veneto.
Tra gli obiettivi prioritari, è stata affrontata la riduzione delle liste di attesa per le prestazioni traccianti di classe B e D, che da oltre 71 mila a fine maggio, in classe D, sono state ridotte a meno di 58 mila verso fine giugno.
L'Assessore Lanzarin ha sottolineato che sono state privilegiate le azioni per il recupero delle liste di attesa, con un focus sulle prestazioni traccianti di attività specialistica ambulatoriale di classe D. È importante mantenere i risultati già ottenuti per le prestazioni di classe B, che hanno registrato un notevole abbattimento delle liste di attesa.
Con questo ulteriore investimento di risorse, la Regione del Veneto si impegna a fornire un adeguato supporto alle Aziende Sanitarie per affrontare le sfide legate alle liste di attesa, garantendo un accesso tempestivo alle prestazioni sanitarie e il benessere dei cittadini veneti.
Alla ULSS 3 Serenissima, azienda di riferimento per Chioggia, sono stati destinati oltre 3 milioni di Euro. Questo per la fase 1 dell’intervento, vi sarà una “Fase 2” con una dote di 9.000.000 di euro le cui modalità saranno definite successivamente.
Le Aziende per superare in maniera strutturale la problematica delle liste d’attesa lavoreranno sull’appropriatezza prescrittiva, sia con i medici prescrittori interni che con i medici di medicina generale.